Marta Mentasti
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Marta Mentasti

Marta Mentasti, di mamma umbra e papà veneto, risiede oggi a Terni, dopo aver abitato tra Perugia, Innsbruck e Roma.

Laureata in Filosofia morale presso l'Università degli Studi di Perugia, specializzata in biblioteconomia e cultura d’impresa/gestione delle risorse umane, opera nel settore pubbliche relazioni, ufficio stampa, organizzazione eventi e copywriting a livello nazionale e internazionale.

Per molti anni ha lavorato per la multinazionale del settore healthcare Havas Life, con sede a Roma e Milano, prima con il ruolo di PR Account Manager, in seguito come Content Factory Project Coordinator.

La scrittura è la sua passione da sempre ed è autrice della raccolta di poesie d’amore e di viaggio dal titolo Scendo alla prossima e del libro sulla fitoterapia Le Piantafavole di Gambini Editore, in cui racconta a mamme e bimbi come curarsi con le piante, mentre il medico del bosco, Gnomo Babò, dispensa saggi consigli di vita. In cantiere il suo prossimo libro.

Ospite come relatrice o moderatrice a rassegne ed eventi letterari, potete trovarla in qualche sala da tè o biblioteca a presentare libri di altri scrittori, spesso accompagnata da musicisti e attori.

Amando molto la sua regione natia, l’Umbria, spesso si dedica a seguirne come addetta stampa gli eventi culturali, come il Festival Federico Cesi, il Masterclass dell’Associazione Mozart, la Corsa all’anello di Narni, il Narni Black Festival, il Narnia Festival.

Ha collaborato con il corso di laurea in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza di Narni per due anni consecutivi nell’organizzazione di due importanti convegni, che hanno visto ospiti internazionali, “La Primavera araba” e il “Futuro professionale del laureato in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza”.

Di recente, si è iscritta nuovamente all’Università, conseguendo l’abilitazione come insegnante di sostegno per la scuola superiore di secondo grado.

Un animo in continuo fermento, in cerca di stimoli e di fonti d’ispirazione. I suoi modelli sono Jane Austen, Emily Dickinson, Alda Merini, per citarne alcuni.

Nel tempo libero, ama camminare per boschi, andare al cinema a vedere film francesi e parlare con chi non conosce.

Di indole nostalgica, molto proiettata nel passato, sogna un giorno di ritirarsi in una casetta ricoperta di edera a scrivere.

Si definisce per gli altri spesso un ponte e mai una riva.

Il suo animo fanciullino la porta a considerare i bambini come suoi migliori amici.

A chi glielo chiede, risponde che nei periodi bui proprio i bambini, il teatro e la scrittura autobiografica le hanno salvato la vita.

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