Una musa che ispira il processo artistico di uno dei più imprevedibili talenti dell'arte italiana.
Un'esperienza che attraversa luoghi e relazioni.
Una riflessione sul simbolo, tra le geometrie delle forme e il loro movimento.

Dopo il progetto Moto perpetuo, in cui Mario Vespasiani (1978) affrontava il tema del viaggio attraverso il superamento dei confini, mediante la ricostruzione di nuove mappe terresti e celesti e di forme che diventano inaspettati strumenti di orientamento, con la mostra Mara as Muse, l'autore approfondisce il senso di un flusso continuo che si espande passo dopo passo.

Le antiche carte geografiche, i manoscritti e i paesaggi astratti, diventano ora oggetti di vita reale, preziosi contenitori che il viaggiatore porta con sé, e come borse questi manufatti escono dallo spazio istituzionale riservato alle produzioni artistiche per entrare nella vita quotidiana.Tra meraviglia e stupore, queste opere per forme e colori paiono rigenerarsi all'infinito, complici le geometrie fatte di linee e curve, che creano incroci semplici, punti di una inaspettata armonia.

Se con la mostra End of an era, inaugurata il fatidico 21-12-12 Vespasiani segnava un punto di svolta verso un inedito modo di fare arte, rappresentando corpi nudi che, come in assenza di gravità, davano origine a ideogrammi a inchiostro e di conseguenza alla nascita di un nuovo linguaggio, con questa mostra cambia anche il contesto espositivo, non galleria o museo, bensì per la prima volta il proprio laboratorio, per sottolineare la vita reale dell'opera, il suo contatto umano, tra autenticità e manualità.

La mostra, arricchita da un cortometraggio, una colonna sonora e un catalogo, diventa un evento in cui l'attenzione ai materiali e la capacità di imprimere altre vie al linguaggio artistico, trasporta oltre il confine tradizionale del quadro. Si tratta di procedere in senso diagonale, di cambiare con naturalezza, affrontando le tecniche tradizionali con un nuovo stupore e gli stili inediti con la sfrontatezza del principiante che prova e riprova. Il progetto Mara as muse, prima che immagini e opere è uno stile di vita, di due persone che si stringono in un insieme di valori e così, viene fuori un evento artistico che ha senso perché scaturisce da una spontanea partecipazione; lo dimostra anche la volontà di presentarlo nello studio, luogo di produzione di idee e di manufatti, come di incontro e di stimolo.

Diventa fondamentale il tempo speso, dialogando, osservando la natura come le mani che creano e dunque il rapporto cuore cervello, la poesia delle cose. Se il mondo della comunicazione, soggetto alle leggi dello spettacolo, sfuma spesso nell'area della chiacchiera, se gli sguardi passanti riflettono un senso di sfiducia più grande delle singole aspettative, questo progetto vuole trasmettere raffinatezza, apertura mentale e coraggio di affrontare il futuro e perciò si esprime su più fronti (arte-cinema-musica-design) proprio perché l'arte non ha un linguaggio unico ma molteplice, è un po' come amare ed essere amati, dove quel modificarsi a vicenda che mette a rischio l'identità del singolo assume un'importanza vitale quanto le grandi azioni, le quali nascono sempre da persone che non hanno nascosto la propria autenticità.

Nel primo cortometraggio alla stessa maniera, Mario Vespasiani attingendo appieno dal proprio estro visionario imprime un'impronta chiara che, nella rarefazione estrema dei colori, esalta la carica emotiva di un andamento ipnotico con riferimenti espliciti al mito e al sogno. Il film riprende una giovane donna, che sibillina fluttua in un ambiente naturale, tra boschi, specchi d'acqua e architetture, divenendo parte di quegli elementi che la circondano; così una foglia che danza al vento assume il suo modo di attraversare il paesaggio e un grillo sembra ripetere quei gesti umani geometrici ed essenziali. La chiave poetica, le danze silenziose guidano tutto il video, per essere un invito discreto a riscoprire il fascino e il mistero di luoghi tanto familiari quanto inesplorati, mettendo in risalto il ruolo dell'individuo, non più visto come spettatore o come chi è solito attraversare un qualsiasi scenario, ma come anima di un territorio dalla solida identità, che richiama al gesto vitale, sull'eco delle grandi storie che si perdono tra realtà e leggenda.

Una mostra
Un catalogo
Un film
Una danza

Studio Vespasiani - OneLab
Corso Vittorio Emanuele II, 32-34
63065 Ripatransone AP
Inaugurazione mostra: domenica 8 dicembre 2013, ore 16,30

youtube: La danza

facebook fan page: Mara as Muse
https://www.facebook.com/pages/Mara-as-Muse/1383240351908470

Scheda film
Titolo: Mara as Muse
Regia: Mario Vespasiani
Tipologia e durata: Cortometraggio (4,30'')
Anno: 2013
Formato: 16\9
Vista: bianconero