Nino Migliori presenterà al pubblico il suo lavoro dedicato al settore della Certosa di Bologna riservato alle inumazioni dei bambini. Le sue fotografie ci trasportano in un mondo tenero e festoso, carico di energie positive, del tutto in contrasto con i sentimenti e le emozioni normalmente legate al luogo dell’eterno riposo. Questo lavoro fa parte di un più ampio progetto creativo dal titolo “Imago mentis”: serie di lavori nei quali interpreta la realtà con colori acidi e saturi, ottenuti da elaborazioni digitali.

La mostra espone 15 fotografie realizzate dal celebre fotografo Nino Migliori all'interno del settore della Certosa di Bologna riservato alle inumazioni dei bambini, proponendo una lettura visionaria e allo stesso tempo gioiosa, nella quale i cromatismi dei giocattoli, degli oggetti cari che hanno accompagnato la breve vita dei bimbi, vengono modificati per creare una realtà immaginifica.

Le fotografie ci trasportano in un mondo festoso, carico di energie positive del tutto in contrasto con i sentimenti e le emozioni normalmente legate al luogo dell’eterno riposo; ma Nino Migliori ci ha da sempre abituati, attraverso i suoi lavori, a ri-leggere il quotidiano, a rivederlo da angolazioni diverse che ribaltano i canoni consueti del vedere e del sentire.

Le immagini in mostra nascono dall'utilizzo riflessivo dello strumento elettronico, si inseriscono coerentemente nel percorso multiforme dell'autore e trovano le radici in opere precedenti.

La prima, quella storica, è "La macchia" del 1973, composizione formata da 50 stampe serigrafiche a colori fluorescenti, trascrizione pop di una fotografia di un suo "Muro". Già in questo lavoro Migliori sente la necessità di “rompere gli schemi” cromatici, vuole fornire una traduzione infedele del reale, cioè proporre 'il dato' attraverso una palese interpretazione.

Il successivo riferimento si collega alla serie "Trasfigurazioni", realizzata tra il 1998 e il 2003, che figura l'approccio al digitale come 'passaggio naturale' del cammino tecnologico che sta alla base dell'invenzione della fotografia, ma al contempo rappresenta anche una ulteriore sfida e analisi linguistica del mezzo.

La mostra è accompagnata da catalogo con testi di Marco Vallora e da un prezioso libro d’autore contenente le fotografie originali, realizzato in 48 copie.

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci, 5
Bologna 40125 Italia
Tel. +39 051 347592
museorisorgimento@comune.bologna.it
www.museibologna.it

Orari di apertura
Martedì - Domenica
Dalle 9.00 alle 13.00

Biglietti
Intero 5.00€
Ridotto 3.00€