28 Piazza di Pietra presenta dal 3 aprile al 11 maggio 2014 “Stesso Cielo”, nuovo progetto fotografico di Andrea Mete.

Il talento artistico è stato anche definito come la capacità, nell'osservare la realtà esterna, di cogliere l'unicità di un oggetto, una figura umana, un paesaggio e sentirsi “toccato” dalla particolare caratteristica delle sue linee, movimenti e colori. Così l'oggetto non solo esiste, ma vive e dice qualcosa, rivela attraverso i linguaggi muti della forma un significato più ampio e universale.

La fotografia è tra tutte le arti visive quella che meglio si presta ad una rappresentazione oggettiva della realtà, ma senza la mediazione della sensibilità dell'artista e la sua capacità di “vedere” attraverso l'obiettivo si sostanzierebbe in un mero esercizio tecnico. Vedere è diverso che guardare, guardare non basta.

Le fotografie di Andrea Mete sono immagini istintive, ma al tempo stesso compiute nella loro dimensione estetica; rivelano l'innata curiosità dell'autore e la sua capacità di vedere, di sentire e attraverso questa sensazione trasmettere lo stupore dello sguardo, l'emozione che egli vive e poi restituisce attraverso i suoi scatti, per condividerla e farla rivivere in altri occhi, in altri luoghi e in un altro tempo.

Il “racconto” fotografico di Andrea prende spunto dai suoi numerosi viaggi ed è il risultato di una selezione tra centinaia di immagini attraverso le quali ha fissato nell'istante dello scatto momenti irripetibili, assenti un attimo prima e svaniti un attimo dopo; Mete osserva il mondo da prospettive sempre diverse e per questo mai banali, l'originalità delle sue inquadrature, l’uso della luce e del colore danno delle immagini una percezione a volte astratta. La curiosità e le intuizioni di Mete lo portano instancabilmente alla ricerca della bellezza non scontata, su itinerari che altri non percorrono o non concludono.

Quella di Mete è una narrazione per frammenti; un'alternanza di volti, oggetti, paesaggi, “soggetti” diversi e distanti ma legati da un invisibile filo rosso che li riporta all'autore e nei quali chi li osserva lo riconosce.

Andrea Mete è romano, classe '85. Nella vita fa il doppiatore da sempre, è perennemente in viaggio dentro e fuori da se stesso, intorno alle cose, attorno ai pensieri e quando torna non disfa mai del tutto le valigie, in modo da sentire più vicina la partenza successiva. La sua ricerca si ferma negli occhi delle persone che incontra, non si sforza di rincorrere i virtuosismi del digitale, si "accontenta" di afferrare la realtà pura e semplice, così com'era, così com'è. Si nutre dei sorrisi sbilenchi, delle rughe eloquenti, del freddo del metallo degli aeroporti, delle pieghe calde della pelle, del sudore dei mestieri, degli sguardi dei bambini non per forza innocenti. Ha esposto dove lo ha portato il cuore, a Roma la prima volta in "Tandem" con l‘ amico Andrea Ambrogio nel 2008, poi a New York (aprile 2011) nella prestigiosa cornice del "Chelsea Art Museum" dove mette in mostra "Young Eyes" in cui presenta la sua personale suggestione de "Il Piccolo Principe" di Saint-Exupery, passo significativo del suo percorso che dopo varie esposizioni tra Milano e Roma, lo ha portato nel 2012 all'Hoffman Saal di Berlino.

28 Piazza di Pietra - Fine Art Gallery
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Orari di apertura
Lunedì - Sabato 11.00 - 13.00 e 16.00 - 20.00 e su appuntamento
Lunedì mattina chiuso