Nella proposta espositiva elaborata dalla Fondazione Musei Civici di Veneziain occasione della Biennale d’Arte 2013, al piano terra del Museo del Vetro di Muranovengono presentate le fascinose creazioni di Anna Skibska, artista americana di origine polacca, che ama raccontare la metamorfosi delle forme utilizzando magistralmente le tecniche vetrarie.

Skibska utilizza il vetro quale medium di un procedere occulto che indaga il tema della trasparenza, come ricerca per la determinazione della luce, o meglio della luminosità.

Ricamando la massa incorporea del vetro con la stessa abilità dello scultore, che toglie piuttosto che aggiungere, scava invece che riempire, l’artista giunge a realizzare impercettibili “trame” di vetro, vere e proprie “ragnatele geometriche”, sulle quali la luce si deposita cristallizzandosi così come fa la brina nelle mattine d’inverno, svelando la natura euclidea dei cristalli d’acqua gelati.

Mediante una piccola torcia l’artista “stira” delle canne di vetro creando sottili fili di trasparenza, piegati e fusi tra loro a formare eteree sculture dal perfetto equilibrio.

Il risultato sono “grappoli di nuvole” sospesi in uno spazio che diventa contenitore e contenuto della rappresentazione.

In questa installazione si riscontra innanzitutto il principio della trasformazione alchemica, concetto che ritorna anche nel lavoro di Eraldo Mauro, artista ospitato nello stesso periodo in museo, che corrisponde a quello dell’evoluzione e che è alla base della vita stessa.

Ma il lavoro di Anna Skibska è permeato anche da una sottile e incisiva venatura ironica, come ci rivela il sottotitolo dell’esposizione, This American bulldog is sleeping on the job or… art in the face of economic crisis, quasi un inconsapevole sberleffo, una divertente metafora contro ogni tipo di “crisi”.

Così come l’American bulldog, il “cane-guardiano” rinomato per la lealtà, la forza e la perseveranza, che l’artista è costretta ad affittare per “vegliare” le sue opere ma che invece dorme beato sognando proprio “lei”, così l’arte affronta le difficoltà del momento socchiudendo i propri “occhi” e rifugiandosi, con garbo, in una condizione onirica certamente più “piacevole”.

Alla mostra, a cura di Stefano Cecchetto, con il coordinamento di Chiara Squarcina, è abbinato un numero della collana “Schegge di Vetro” (Fondazione Musei Civici di Venezia, 2013).

Museo del Vetro
Calle Quirizio Da Murano, 8
Venezia 30141 Italia
Tel. +3904142730892 (dall’estero)
Tel. 848082000 (dall’Italia)
info@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it

Orari di apertura
Fino al 31 Ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.30)
dal 1 Novembre 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.30)

Biglietti
Intero 8.00€
Ridotto 5.50€