I lavori di Aurore Valade sono opere da leggere. Bisogna essere curiosi, lasciar scorrere lo sguardo sull’immagine nel suo insieme e poi scendere nei dettagli, indagando i particolari, proprio come quando si legge un libro. Avvicinandoci alle opere, quindi, prendiamoci il nostro tempo e dedichiamo loro la dovuta attenzione. Leggiamo le scritte, studiamo le pose, le geometrie, i rimandi: perché in queste immagini nulla è casuale, tutto attende di essere interpretato. Architetture, spazi, oggetti, personaggi e volti si muovono all’interno di una comune armonia compositiva: sono come lo sguardo e i tratti di un viso, le cicatrici e i segni dell’età che narrano i diversi momenti della vita e della storia personale in un unico volto, che si rivolge a noi, come voleva Lévinas, con l’impellenza di una domanda esistenziale tanto urgente e profonda quanto inaggirabile.

Per questo progetto espositivo L’or gris – il terzo con Gagliardi Art System - Aurore Valade ha scelto come filo conduttore un argomento inconsueto e coraggioso: la terza età. Forse mai come in questo caso le immagini fotografiche si configurano come una “teoria”: nel senso di sequenza, ma anche di riflessione che porta ad un esito;stimolando nuove domande e portando a tema nuove questioni.L’argomento è infatti indagato in profondità, nei suoi aspetti meno scontati. La riflessione si amplia quindi al tema del tempo e del suo scorrere, alla storia privata e personale dei soggetti ritratti, fino a toccare motivi di carattere più teorico e paradigmatico dal punto di vista epocale come la maternità in tarda età, il senso della storia, il rapporto con l’infanzia, l’amore, la morte... Frequenti sono i rimandi all’iconografica classica della storia dell’arte. La terza età si rivela dunque come una sorta di novella età dell’oro: un oro grigio, appunto, secondo l’espressione in uso in Francia per identificare il potenziale sociale - e a volte anche economico - che le persone anziane oggi rappresentano per la collettività. Ma la terza età di cui qui si parla è anche e soprattutto quella del nostro mondo e dei nostri modelli sociali. Vi è dunque l’invito a pensare questo tempo dell’anima come luogo dell’essenzialità, dell’essere costruttivi e autentici; e soprattutto, come per i greci voleva il dio Saturno, come luogo di evoluzione e di cambiamento.

È questo il tempo di diventare ciò che siamo, parafrasando Nietzsche, senza raccontarci più né favole, né scuse, né farci illusioni.Come sembrano voler suggerire i lavori in mostra, non sono dunque le persone anziane a dover essere allontanate o “rottamate”, ma le idee vecchie, che ci invecchiano e logorano corpo e spirito: è lì che si gioca il vero rinnovamento e la realizzazione dei nostri sogni.

Parte delle immagini in mostra sono state realizzate dall’artista nel corso di residenze in Francia, in particolare a Bordeaux e a La Napoule.

Gagliardi Art System
Via Cervino, 16
Torino 10155 Italia
Tel. +39 011 19700031
gallery@gasart.it
www.gasart.it

Orari di apertura
Dal Martedì al Sabato
Dalle 3.30 alle 7.30 oppure su appuntamento