Collettiva #0 Modus Operandi : dal 6 ottobre a Garage Bonci Pietrasanta sculture, opere e istallazioni per una visione plastica della contemporaneita'.

Restano intatti il rispetto e l’ammirazione per quanto le arti plastiche abbiano scolpito e sfornato in duemila e più anni di storia, dalla civiltà villanoviana al Seicento romano. Immutate le emozioni di fronte a un sarcofago etrusco, o a un Canova, o a Giacometti. Ma la scultura, i suoi materiali, la sua idea stessa continuano ad evolversi, a mescolarsi, riflesso fedele della società e, al tempo stesso, fiero – e fisico -baluardo di una contemporaneità digitale, liquida e intangibile.

Collettiva #0 Modus Operandi, a Garage Bonci dal 6 ottobre al 4 novembre 2012, con il contributo di otto artisti internazionali mette in scena il repertorio plastico odierno, in un résumé di materie, approcci e, appunto, modus operandi. Andrea De Ranieri, Peter Dijk, Genya Krikova, Andrea Ferrari, Carole Feuerman, Ofra Friedman, Leonardo Massi, Kong We Pang: background espressivi e sociali diversi, a volte opposti tra loro, creano un contesto eterogeneo di oggetti e messaggi, dalla scultura tradizionale all’installazione politica.

Il Polar Bear di Andrea De Ranieri, un monumentale orso polare in resina e metallo, porta nella scala reale delle sue misure (quasi due metri di altezza) tutto il peso della lotta per la sopravvivenza in un gioco voluto di pieni e vuoti, di pesantezza e leggerezza; di contro i bronzi, le leghe e le resine di Carole Feuerman coniugano un verbo tradizionale – la scultura a tutto tondo -, in modi e tempi attuali, tra realismo e iperrealismo.

Le linee curve, metalliche e tridimensionali delle astrazioni di Peter Dijk trovano risposta nella monodimensione di quelle dipinte (e viceversa), mentre le composizioni multimediali di Kong We Pang danno spessore plastico al legno (e alla seta). Metalliche anche le reti delle sculture fluttuanti di Ofra Friedman e le lastre incise da Andrea Ferrari.

Leonardo Massi, con smalti sintetici su tavola, ferma l’incontro tra Charles Darwin e un primate in una generica cattedrale dipinta sulle pagine del saggio simbolo dell’evoluzionismo -“Il mio non è altro che l’ennesimo invito alla riflessione sulle sorti dell’umanità” dice Massi su L’origine della specie?, l’opera in mostra -, mentre Genya Krikova affida a una gabbietta per criceti ricoperta da decine di (“ridicole”) frasi di Medvedev e Putin il suo ritratto della condizione dei lavoratori in Russia -Escape è l’installazione che porta a Garage Bonci.

Andrea De Ranieri (1975, vive e lavora a Pisa, IT), si muove tra arte e design. Gli studi di architettura a Firenze sono immediatamente leggibili nelle sue creazioni in bilico tra scultura e quotidianità (Oly, 2012; Hamy, 2012). Usa legno, resina e metallo per dare forma ad una fauna essenziale e minimalista, dagli accenti anche primitivi (Don Gatto, 2010; Heron in the oil, 2012).

Peter Dijk (1948, vive e lavora a Groningen, NL), già studente all’Academie Minerva, negli anni Ottanta tra i membri del collettivo G.K.K. (Groninger Kunst Kollectief), dai ’90 il suo lavoro si fa astratto, tra pittura e installazione ambientale. Nella serie Traces (2010/2012) le piantine di edifici e città sono quel che resta di una contemporaneità in transito. In Jewels (2002/2004) 64 oggetti di scarto aspirano a nuova vita formando una nuvola fatta a un tempo di memoria e di futuro.

Andrea Ferrari (1983, vive e lavora a Massa, IT), professore d’arte, già allievo di Omar Galliani a Carrara, nel suo studio mescola materiali e tecniche (foto, video e installazioni), e incide su ferro, alluminio – e resina, e plexiglas -, le sfaccettature del rapporto tra uomo e società contemporanea (i suoi mondi intermedi, le sue complessità manifeste).

Carole A. Feuerman (1945, vive e lavora a New York, US), scultrice super-realista, plasma corpi atletici e guizzanti – sportivi perlopiù -con resina, vinile e bronzo. La sua tecnica è frutto di oltre due decenni di esperimenti, il risultato è di impressionante vivacità. Oggi la sua “pittura col fuoco” è esposta in tutto il mondo, in collezioni pubbliche e private.

Ofra Friedman (vive e lavora a Sarasota, US), plasma reti metalliche, eteree come fossero tessuto, solide e soffici insieme, né scheletro né invertebrato. Lo fa per scolpire il movimento (Sharp Dress), per bloccare il gesto e l’azione nell’aria (In Flight), quasi come se l’atmosfera prendesse improvvisamente peso – ma in slow motion.

Genya Krikova (1985, vive e lavora a Mosca, ), alla pittura figurativa – tradizionale e rassicurante -, alterna installazioni di grande impatto sociale e politico. Riflettendo su manie ed idiosincrasie del nostro tempo (solitudine, incertezza, incomunicabilità), mette al centro della sua poetica l’uomo e la sua identità in crisi (Reflection, 2012).

Leonardo Massi (1980, vive e lavora a Firenze, IT), autodidatta, dice “La realizzazione delle mie opere non sta nella realizzazione stessa, ma nella capacità di concretizzare un pensiero”. I suoi, di pensieri, frequentano spesso i territori del rapporto tra fede e scienza, issando icone come Darwin e Galileo (e Margherita Hack) tra le navate di cattedrali più superstiziose che cattoliche.

Kong Wee Pang (vive e lavora a Memphis, US), parla del suo lavoro come di un’espressione bizzarra ed ottimista. E’ così. Seta, feltro, legno, carta, cartone, acquerello, inchiostro, carboncino: il mondo di Kong Wee Pang – delicato, colorato, leggero -, è dato da sovrapposizioni di materiali diversi – ma complementari -, e di background geografici opposti – dalla foresta tropicale malaysiana alla Cina alla pop-culture americana.

Garage Bonci
Piazza della Repubblica, 3
Pietrasanta (LU) 55045 Italia
Tel. +39 331 7671163

Orari di apertura
Dal venerdì alla domenica
10.30 - 13 e 16.00 - 20.00
Ingresso libero