La mostra allestita a Palazzo Reale vuole essere un omaggio al grande maestro originario di Aix-en-Provence e alla sua straordinaria e personalissima maniera pittorica che, poco compresa e molto osteggiata durante la sua vita, tanta influenza ebbe invece sugli artisti dei movimenti successivi come il Cubismo e il Surrealismo.

Un grandissimo pittore, tenace e solitario, inventore di un linguaggio unico e fortemente riconoscibile, frutto di una disciplina ferrea, di una eccezionale intelligenza visiva, di un metodo studiato e ristudiato che ha per scopo la trasfigurazione della visione oggettiva in una pittura armonica ed essenziale.

L’esposizione, prodotta da Comune di Milano Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Skira,  con la straordinaria partecipazione del Musée d’Orsay di Parigi che presta una decina di suoi capolavori, curata da Rudy Chiappini con la collaborazione di Denis Coutagne, l’appassionato supporto del Comitato Scientifico di cui fanno parte Guy Cogeval Direttore del Musée d’Orsay e Philippe Cézanne, pronipote dell’artista, presenta circa quaranta opere, tutte assegnate al maestro, provenienti dai maggiori musei del mondo, tra i quali il Musée Granet di Aix-en-Provence, l’Ateneum Art Museum di Helsinki, la Tate National di Londra, il Chrysler Museum of Art di Norkolk, il Musée de l’Orangerie e il Petit Palais di Parigi, oltre al già citato Musée d’Orsay, il Princeton University Art Museum, l’Hermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington.

Un’occasione privilegiata per avvicinarsi all’opera di Cézanne e il percorso della mostra segue la biografia dell’artista, intrecciandone però le tematiche più care e congeniali, dalle prime opere realizzate attorno al 1860, nel solco della tradizione artistica dell’epoca, passando per i magnifici e inarrivabili ritratti di amici, familiari, gente comune, arrivando ai paesaggi, dapprima vicini agli esiti impressionisti, poi superati in una visione più concreta e formalmente definita, incontrando le celebri nature morte, dove il maestro porta all’estremo la sua ricerca di essenzialità e la sintesi tra colore e volume, sino agli ultimi straordinari dipinti degli inizi del Novecento.

L’allestimento della mostra è concepito per accompagnare il visitatore nel mondo di Cézanne, fargli percorrere le sue passeggiate nella campagna provenzale, guardare con i suoi occhi la natura circostante, le persone incontrate, gli angoli prescelti per il suo lavoro.