La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 24 settembre 2013 alle ore 18.30 la mostra Lo spazio di un duo all’interno della quale saranno presentati lavori di David Tremlett e Michel Verjux.

La mostra, pensata in relazione allo spazio espositivo, si pone come l’esito di un’attiva collaborazione tra l’artista inglese e l’artista francese.

Al piano superiore saranno presentate opere realizzate singolarmente. Nella prima sala Michel Verjux realizzerà una proiezione luminosa in cui un fascio di luce, partendo dal soffitto, attraverserà lo spazio espositivo, rimanendo tangente al muro, ed illuminerà una porzione semicircolare di una delle pareti della sala, aprendosi alla possibilità di un inteso dialogo con la volumetria e la spazialità della concretezza degli spazi della galleria. In un angolo della stanza adiacente verrà presentato un intervento di David Tremlett che realizzerà una progressione di fasce orizzontali di varie dimensioni tangenti le une alle altre, le quali, attraverso una geometria elementare, ridefiniranno la percezione spaziale dell’osservatore.

Al piano inferiore, invece, i due artisti eseguiranno alcuni lavori realizzati a quattro mani, che metteranno in stretto dialogo la poetica della percezione della luce di Verjux e la ricerca dell’articolazione fisica e volumetrica di Tremlett.

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con la riproduzione delle opere esposte, un saggio introduttivo di Elena Forin, una poesia di Carlo Invernizzi e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

David Tremlett è nato nel 1945 a Sticker in Cornovaglia. Vive e lavora a Bovingdon ed ha realizzato wall drawings in tutto il mondo, in musei, gallerie, edifici istituzionali, luoghi storici, luoghi di culto quali chiese, cappelle e sinagoghe, così come in semplici case abbandonate incontrate per strada. Tra i suoi maggiori interventi permanenti va citata la cappella di Barolo nel 1999, decorata insieme a Sol LeWitt, l’ambasciata inglese di Berlino nel 2000, l’edificio del British Council a Nairobi in Kenya nel 2004 e le vetrate della chiesa di S. Pietro e S. Paolo a Villenauxe-la-Grande in Francia nel 2005. L’artista ha partecipato a numerose mostre personali e collettive tra cui quella realizzata al Museum of Modern Art di New York nel 1973, allo Stedeljik Museum di Amsterdam nel 1979, al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1985, alla Juan Mirò Foundation di Barcellona nel 1995, alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento nel 2001, al Musée de Grenoble nel 2006, al MAMAC Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain di Nizza o ancora alla Tate Britain di Londra nel 2011.

Michel Verjux nasce a Chalon-sur-Saône, in Borgogna. Dal 1984 vive e lavora a Parigi. Tiene la sua prima esposizione personale nel 1983 alla Maison de la Culture a Chalon-sur-Saône. Nel 1987 espone al Musée National d’Art Moderne Centre Georges Pompidou di Parigi e nel 1988 al Musée Cantonal des Beaux-Arts di Sion. Tra il 1991 e il 2003 espone in diversi musei, tra i quali il Musée Municipal a La Roche-sur-Yon, il Musée Cantonal des Beaux-Arts a Losanna, il Museum Abteiberg a Mönchengladbach, la Westfälischer Kunstverein Münster, il Neues Museum Weserburg Bremen, il Kaiser-Wilhelm Museum a Krefeld, la Galerie der Stadt Stuttgart a Stoccarda, la Haus für Konstruktive und Konkrete Kunst a Zurigo, il Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis di Bregenz, il Centre d’Art Contemporain Bouvet Ladubay a Saumur. Negli ultimi anni è stato invitato a realizzare interventi temporanei e permanenti in Musei, Fondazioni e Istituzioni private e pubbliche. Nel 2010 realizza una mostra personale presso il Musée National Fernand Léger di Biot in Francia e, nello stesso anno, realizza in occasione della notte bianca di Parigi un intervento sulla Tour Montparnasse insieme a Isabelle Lartault. Nel 2011 viene invitato dal Dallas Contemporary Art Center a Dallas per una mostra personale.