Fino al 22 dicembre 2013, la ex-chiesa di San Pier Scheraggio ospita il video Self Portrait-Submerged che il grande artista americano Bill Viola ha donato agli Amici degli Uffizi e che andrà ad arricchire le collezioni della Galleria fiorentina.

Fino al 2 febbraio 2014, nella Sala delle Reali Poste, si tiene la mostra Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni.

Due importanti appuntamenti chiudono il programma di celebrazioni dei vent’anni di vita dell’Associazione Amici degli Uffizi.

La Galleria degli Uffizi di Firenze dal 17 al 22 dicembre 2013 ospita nella ex-chiesa di San Pier Scheraggio l’opera Self Portrait, Submerged, 2013 di Bill Viola (New York, 1951) che l’artista americano ha donato agli Amici degli Uffizi e che arricchirà le collezioni del museo fiorentino.

“Quando il direttore Antonio Natali mi ha invitato a contribuire con un autoritratto al Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi - afferma Bill Viola - sono stato travolto da una grande emozione. L’accostamento di un mio ritratto a quello dei più importanti maestri dell’arte di ogni tempo, molti dei quali hanno ispirato il mio lavoro, è sicuramente un’esperienza che mi ha reso più umile”.

Il video appartiene alla serie Water Portraits, un ulteriore momento della sua lunga esplorazione dell'elemento acqua che per Viola contraddistingue il cambiamento, il passaggio del tempo ed è una metafora per la nascita e la rinascita. Questo lavoro “rappresenta - come lo stesso Viola ha dichiarato - il mio mondo interiore, il luogo da cui la mia arte prende vita”.

“Su uno schermo al plasma verticale Self Portrait, Submerged raffigura lo stesso Viola immerso nell'acqua - sottolinea Kira Perov, sua compagna e collaboratrice da oltre 30 anni. I suoi occhi sono chiusi e lui sembra essere completamente rilassato, in pace. Solo le increspature dell'acqua animano i suoi movimenti, mentre il suono dell’acqua corrente permea lo spazio come sogni che filtrano attraverso il suo ambiente”.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, la mostra Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni, dal 17 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014, rivela, attraverso quaranta opere, le storie contenute nel loro retro, ovvero nel lato quasi mai visibile, in cui si trovano sorprendenti scoperte come altri dipinti, bozzetti, prove di pittura, poesie, annotazioni manoscritte, numeri di antichi inventari, cartellini di esposizioni o attestazioni di proprietà, ceralacche e molto altro ancora.

L’esposizione, ideata e curata da Giovanna Giusti, per la Galleria degli Uffizi, organizzata dall’Associazione Amici degli Uffizi, col contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è parte del ciclo I mai visti, che ogni anno presenta aspetti della collezione del museo fiorentino poco noti al grande pubblico.

Secondo Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, “Il retro protagonista, dunque, con opere scelte, in questa bella mostra curata con acutezza da Giovanna Giusti d’intesa con Antonio Natali, dai depositi degli Uffizi e da altri musei del Polo. Dall’alto delle Sale Rosse nel braccio di Ponente, il Nano Morgante di Agnolo Bronzino (per lungo tempo oggetto di un sapientissimo restauro da parte di Ezio Buzzegoli), ne è l’ideale capofila, grazie all’invenzione del suo autore di dipingere la veduta frontale del nano di corte in atti da cacciatore su una faccia della tela, e la veduta tergale del nano stesso, con le prede, sull’altra. Ma si arriva anche ai giorni d’oggi, dove un altro “Nano” (Silvano Campeggi, grande pittore e illustratore che ha creato nel secolo appena concluso le icone del cinema internazionale) rivolge all’osservatore la schiena dritta e la chioma bianca, per rivelare il tre quarti del volto solo sulla tela retrostante in un intrigante doppio autoritratto”.

Come commenta Antonio Natali, Direttore degli Uffizi, “I visitatori della Galleria sentono il fascino delle grandi opere esibite nelle sale del museo fiorentino, ma sovente ancor più sono attratti dall’idea che ognuna di esse nasconda un mistero. E il più delle volte è anche vero; soprattutto perché raramente gli storici dell’arte s’impegnano a ricostruire le trame iconologiche sottese ai quadri (che dunque restano appunto misteriosi). Di sicuro però è vero che nessuno dei visitatori può vedere cosa celi il retro di una tela o di una tavola, giacché la faccia che a lui si mostra è quella nobile. La parte posteriore resta un mistero. In questo senso l’esposizione odierna sarà anche un bel divertimento intellettuale”.

“Credo che sia uno straordinario modo per concludere un anno storico per gli Amici degli Uffizi - sottolinea il presidente Maria Vittoria Rimbotti. Per i nostri venti anni di vita offriamo alla città il capolavoro di Bill Viola, uno dei maggiori artisti a livello globale, e il nuovo appuntamento con I mai visti che valorizza e fa conoscere quei tesori che la Galleria degli Uffizi conserva”.

“Con questa scelta di opere - afferma Giovanna Giusti, curatrice dell’esposizione e direttrice agli Uffizi dell’arte dell’Ottocento e contemporanea - il visitatore curioso sarà coinvolto, con ‘visibilità bifronte’, anche nel mondo riservato agli ‘addetti ai lavori’; cosicché insieme a dipinti, mobili o sculture di altissimo pregio, anche misteriosi numeri barrati, una volta decifrati, riveleranno il loro contributo importante nel chiarire il percorso collezionistico delle opere”.

Il percorso espositivo di Dietrofront, composto da dipinti, marmi antichi, maioliche, uno stipo e un altare, offre una doppia visibilità delle opere, presentandone il recto e il verso.

I segni che spesso questi capolavori celano nella parte non visibile al pubblico sono in grado di raccontare la loro vita e il loro cammino collezionistico.

Ad esempio, tra le opere del Quattrocento, la scena dell’Annunciazione è dipinta nel retro delle tavole dei nobili ritratti dei Baroncelli, mentre nel Trittico di Froment, che nella severità della cultura d'Oltralpe scandisce episodi della vita di Cristo, culminanti al centro nella resurrezione di Lazzaro, le ante chiuse raffrontano Maria e il committente dell’opera, devotamente inginocchiato.

Esempi di raffinata e rarissima combinazione sono costituiti dalla Deposizione di Gerard David, appartenuta, insieme alla matrice d'incisione conservata sul retro, ad Eleonora di Toledo, moglie del granduca Cosimo I de’ Medici, e da una preziosa ‘custodia’ di Jan Brueghel il vecchio, che proteggeva, riproponendolo in copia, l’originale di Dürer raffigurante Il Grande Calvario, opera che a sua volta ha nel retro un Paesaggio dipinto dal medesimo Brueghel; mentre il doppio Palma il Vecchio riunisce un ritratto di donna e l’autoritratto del pittore veneto.

Anche un Altare da viaggio, racchiuso in un prezioso baule, in uso alla Corte medicea e uno stipo ottocentesco riservano altre sorprese.

Liriche trascritte sul retro di ritratti ampliano la sfera intima dell'autore con dediche d'amore (Alfieri e la contessa d'Albany dipinti dal Fabre) o accompagnano l’autoritratto che viene offerto in dono (Pier Leone Ghezzi e Giovanni Camillo Ciabilli).

Talvolta gli autoritratti degli artisti, come nel caso di Mosè Bianchi, Luigi Russolo, Gregorio Sciltian e altri, conservano nel verso la scelta di un riuso del supporto, testimoniato da un’altra pittura., che ha svelato una firma e un altro autore (sul retro dell’autoritratto di Rosai una veduta di Venezia dipinta da Mario Salvini). Il visitatore viene idealmente condotto all’interno dell’atelier al momento della creazione, dove tornano in superficie curiosità come una scena d’ambiente con un gatto e un topo o ritratti capovolti.

In alcuni casi, l'opera nasce in doppio, come nell'autoritratto del brasiliano Camara che pare sprofondare nella tavola per ricomparire sul retro, o come nella doppia effigie di Nano Campeggi, di recente acquisizione, che si mostra di spalle nel recto, mentre fa affiorare sul verso un bozzetto del suo volto giovane e sorridente, fino all’ultimo autoritratto (doppio) entrato in collezione, donato da Franca Pisani.

Oltre a quelle provenienti dalle collezioni degli Uffizi, la mostra ne ospita altre, concesse in prestito dalla Galleria dell’Accademia, dalla Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti, dalla Galleria Palatina, dal Museo del Bargello, dall’Opificio delle Pietre Dure e dalla Villa Medicea della Petraia.

Galleria degli Uffizi
Sala delle Reali Poste
Firenze 50122 Italia
Tel. +39 055 285610
info@amicidegliuffizi.it
www.polomuseale.firenze.it

Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 10.30 alle 15.00

Immagini correlate

  1. Luigi Russolo (Portogruaro 1885 - Cerro di Laveno, Varese 1941) Recto: Autoritratto Verso: Gatto rosso 1920 Inv. 1890 n. 10160 Olio su tela s.c. 50 x 50 cm c.c. 74 x 72,5 cm Galleria degli Uffizi
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  5. Francois-Xavier Fabre (Montpellier 1766 – 1837); sonetto alfieriano 1793; olio su tela s.c. 93 x 73 cm c.c. 111,5 x 91,5 x 9 cm (sp.) Galleria degli Uffizi
  6. Francois-Xavier Fabre (Montpellier 1766 – 1837) Recto: Ritratto di Luisa di Stolberg, contessa d’Albany Verso: sonetto alfierianoolio su tela s.c. 93 x 73 cm c.c. 111,5 x 91,5 x 9 cm (sp.) Galleria degli Uffizi