Nel 150esimo anniversario della sua nascita, Edvard Munch è celebrato in tutto il mondo. LʼItalia rende omaggio al sublime artista norvegese con unʼimperdibile retrospettiva che si terrà a Palazzo Ducale di Genova dal prossimo 4 Ottobre.

Curata da Marc Restellini, direttore della Pinacotheque de Paris, che nel 2010 dedicò al maestro norvegese una straordinaria esposizione visitata da oltre 600.000 persone, la mostra è promossa dal Comune di Genova e da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ed è prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 Ore, già partners di Palazzo Ducale nello scorso autunno per la mostra “Mirò!Poesia e Luce”.

“Realizzare questa mostra proprio nellʼanno delle celebrazioni e con le enormi difficoltà legate ai prestiti di Munch è stato un miracolo.” – dichiarano gli organizzatori – “La scommessa è stata altissima, ma vedremo opere straordinarie, concesse dai più importanti collezionisti di Munch”.

Il percorso espositivo racconterà tutta lʼevoluzione artistica di Munch con oltre 120 opere. Si prevedono lunghe code per visitare la mostra, tanto più che, ad oggi, sono oltre 40.000 i visitatori prenotati.

E molti se ne aggiungeranno, anche per “Warhol after Munch”: una mostra nella mostra in anteprima assoluta per lʼEuropa, una serie di opere realizzate da Andy Warhol e ispirate alla produzione di Munch.

Il corto circuito è assicurato: lʼartista dei sentimenti più oscuri interpretato dallʼartista pop per eccellenza.

“Munch dipinge ciò che vede – racconta Marc Restellini – ma oltre le proprie paure ha anche una nuova visione dellʼarte che è pura avanguardia e in questa mostra saranno esposte le sue opere più belle, sentite, amate e sofferte”.

Per questo motivo lʼesposizione di Palazzo Ducale è allo stesso tempo rappresentativa del percorso artistico ed esistenziale di Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera determinante a sconvolgere tutta lʼarte del XX secolo.

“La mostra racconta – continua Restellini – un Munch artista che potremmo in qualche modo considerare il contrario di tutto ciò che esisteva fino ad allora. Munch si oppone deliberatamente a ciò che vede e conosce. In una logica quasi anarchica, si mette in contrasto con lʼimpressionismo, il simbolismo, il naturalismo per inventarsi una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli è stato presentato come regola sociale”.

“È sorprendente scorgere così presto nella storia dellʼarte moderna un artista capace di staccarsi da tutte le convenzioni alle quali ci avevano abituati gli artisti e i movimenti precedenti; ed è prodigioso notare sin dagli anni Ottanta dellʼOttocento come Munch si accanisca sugli strati di colore, vederlo letteralmente solcare la superficie pittorica o lasciare le sue tele esposte alla pioggia e alla neve, trasferire fotografie e fotogrammi di film muti allʼinterno dei suoi dipinti e dei suoi lavori grafici. Stupefacente è anche lʼaudacia con cui sopprime i confini tra i supporti e le tecniche, nelle sue incisioni, sculture e fotografie, come nei suoi quadri, collage e film. Munch sʼiscrive nella linea di William Turner e di Gustave Courbet, è lʼanello mancante della catena che unisce artisti come Pablo Picasso, Georges Braque, Jean Dubuffet e Jackson Pollock nella storia del modernismo.

Autentico innovatore per quanto riguarda lʼapporto della cinetica allʼarte, egli fu anche un modello in termini di avanguardia e di rottura con i modelli precedenti” conclude il curatore.

Il comitato scientifico della mostra Edvard Munch è composto da Richard Shiff, Øyvind Storm Bjerke, Petra Pettersen e Ina Johannesen.

“La natura è lʼopposto dellʼarte. Unʼopera dʼarte proviene direttamente dallʼinteriorità dellʼuomo. …La Natura è il mezzo, non il fine. Se è necessario raggiungere qualcosa cambiando la natura, bisogna farlo. …Lʼarte è il sangue del cuore umano”.

Palazzo Ducale
Piazza Matteotti, 9
Genova 16123 Italia
Tel. +39 010 9868057

Orari di apertura
Lunedì 14.00 - 19.00
Martedì - Domenica 9.00 - 19.00
La biglietteria chiude unʼora prima