Nell’autunno del 2012 gli spazi espositivi dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena ospiteranno una grande mostra dedicata a Edward Weston (1886 – 1958), artista americano considerato uno dei più grandi maestri della fotografia del Novecento. A oltre quindici anni dalla sua ultima personale in Italia, saranno visibili alcuni dei suoi più celebri bianchi e neri, ripercorrendo il suo incessante lavoro di indagine sul mezzo fotografico e presentando al pubblico la modernità della sua visione. Promossa da Fondazione Fotografia-Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il contributo di UniCredit e curata da Filippo Maggia, la mostra verrà inaugurata nei giorni del festivalfilosofia (14 – 16 settembre 2012), il cui tema portante nell’edizione 2012 sarà “Le Cose”.

Nel percorso di mostra trovano spazio tutti i temi indagati dal celebre fotografo americano, dai nudi ai paesaggi, attraverso una galleria di ritratti e di “oggetti” – dai suoi famosi peperoni ai giocattoli indigeni – trasformati dall’artista in icone surrealiste e postmoderne. Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell'immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.

A ripercorrere la carriera del fotografo saranno 110 opere fotografiche originali, scattate dai primi anni venti fino agli anni quaranta, in gran parte provenienti dal Center for Creative Photography di Tucson dove è conservato il più grande archivio dell’autore. Realizzate dall’artista stesso o sotto la sua diretta supervisione, le stampe fotografiche di Weston sono infatti una parte fondamentale e imprescindibile del suo lavoro: stampe a contatto, di piccolo o medio formato, nelle quali non è concessa alcuna manipolazione dell’immagine. Ogni dettaglio – descritto con una nitidezza assoluta – concorre a definire la sua idea di perfezione, indagando l’entità stessa della materia e le sensazioni che è capace di trasmettere.

"La retrospettiva su Edward Weston – spiega Andrea Landi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – si pone in continuità con quella precedentemente promossa da Fondazione Fotografia nell’autunno 2011, Ansel Adams. La Natura è il mio regno, tra gli eventi di maggior successo della scorsa stagione, e conferma l’intenzione da parte dell’ente di organizzare a Modena, con cadenza annuale, mostre monografiche dedicate a grandi maestri della fotografia internazionale."

La mostra sarà affiancata da un catalogo, edito da Skira, contenente un’ampia biografia ragionata e le riproduzioni di tutte le opere esposte.

La retrospettiva proseguirà in una seconda tappa italiana presso il Ciac – Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno dal 16 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013.

Edward Weston (Highland Park, Illinois, 1886 – Wildcat Hill, California, 1958) inizia a fotografare all’età di sedici anni e nel 1906 si trasferisce in California, dove lavora come fotografo itinerante. Due anni più tardi si iscrive all’Illinois College of Photography completando in soli sei mesi il corso annuale in fotografia. Nel 1911 apre il suo primo studio fotografico nella città di Tropico, in California, che sarà la base del suo lavoro per i successivi venti anni, acquistando sempre più credito e vincendo numerosi premi.

Nel 1922, durante un viaggio in Ohio, scatta una serie di fotografie che cambieranno la sua carriera: abbandona lo stile pittorialista che distingueva fino a quel momento il suo lavoro e inizia a sperimentare una fotografia più chiara e definita, concentrando la sua attenzione sulle forme astratte di oggetti industriali e di elementi organici. “La macchina fotografica – sostiene Weston – deve essere usata per registrare la vita e per rendere la vera sostanza, la quintessenza delle cose in sé, sia si tratti di acciaio lucido o di carne palpitante”. Lo stesso anno effettua un viaggio a New York dove entra in contatto con fotografi come Alfred Stieglitz e Paul Strand.

Nel 1923 di trasferisce a Città del Messico, dove apre un nuovo studio insieme alla sua assistente e amante Tina Modotti, inserendosi nell’ambiente artistico messicano cui facevano parte Diego Rivera, David Siqueiros e Josè Orozco. Il soggiorno messicano scandisce un periodo di transizione e autoanalisi, sul piano stilistico come concettuale spostando l’interesse del fotografo sui meccanismi intrinsechi dell’apparecchio fotografico: “Se non riesco ad ottenere un negativo tecnicamente perfetto, il valore emotivo o intellettuale della fotografia per me è quasi nullo”.

Tornato in California, nel 1929 si trasferisce a Carmel dove fonda nel 1932 insieme ad Ansel Adams, Imogen Cunningham e altri fotografi il celebre Gruppo f/64, collettivo con il quale porta avanti una poetica basata sulla nitidezza dell’immagine e sulla sperimentazione delle possibilità estetiche offerte dal mezzo fotografico. Il nome stesso del gruppo ne rappresenta ideologicamente anche il manifesto: nella macchina fotografica f/64 è la più piccola apertura del diaframma, che permette di ottenere la massima profondità di campo, sia in primo piano che nella distanza. Nel 1932 si tiene a San Francisco la prima mostra del collettivo, che si attesta per diversi anni come il gruppo più all’avanguardia negli Stati Uniti.

Anno dopo anno, il lavoro di Weston acquista sempre più rilevanza nella scena artistica americana e nel 1936 è il primo fotografo a ricevere un assegno di ricerca dalla Guggenheim Foundation. Nel 1946 il MoMA di New York gli dedica una grande retrospettiva, esponendo oltre 300 opere e consacrandolo definitivamente tra i grandi artisti del Novecento.

Nel 1948 Weston scatta la sua ultima fotografia a Point Lobos: da qualche anno inizia infatti ad avvertire i sintomi del morbo di Parkinson. Durante i successivi anni di malattia dedica il suo tempo a revisionare e selezionare le sue fotografie, supervisionando personalmente le nuove stampe realizzate dai figli Brett e Cole.

Fondazione Fotografia
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Tel 059 239888 | 335 1621739
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Sede espositiva
Ex Ospedale Sant’Agostino
Largo Porta Sant’Agostino 228
Modena 41121 Italia

Orari di apertura
martedì-venerdì 11-13 e 15.30-19
sabato e domenica 11-20

In occasione del festivalfilosofia
venerdì 16 settembre dalle 9 alle 23
sabato 17 settembre dalle 9 alle 2
domenica 18 settembre dalle 9 alle 22

Biglietto d’ingresso
€ 7,00 intero
€ 5,00 ridotto

Ingresso gratuito tutti i martedì e durante i giorni del festivalfilosofia