Metronom prosegue la programmazione espositiva con Era Fluido, mostra personale di Esther Mathis che sarà inaugurata sabato 8 febbraio alle ore 18.30. La mostra è curata da Angela Madesani e presenta una selezione di opere realizzate dell’artista svizzera dal 2011 ad oggi.

Quella di Esther Mathis è una mostra delicata e forte al tempo stesso. All’indagine prettamente fisica sui fenomeni si affiancano immagini di elementi naturali, come una sorta di registrazione del circostante e al tempo stesso, indagine di matrice esistenziale. La ricerca artistica di Esther Mathis si fonda su temi quali la perdita, la lontananza e la malinconia con un chiaro rimando alla cultura tedesca romantica. Il dittico in mostra è un lavoro fotografico che fa parte del progetto Vergissmeinnicht (Non ti scordar di me), nato dall’intenzione di archiviare momenti attraverso la fotografia. L’indagine personale si unisce all’ interesse nei confronti della scienza, svelata nei titoli dei due lavori: Q=-2.26 x 106 x m, indica la formula fisica delle nuvole e L = 4πR2oT4eff è la formula della luminosità delle stelle. Come lei stessa dichiara in una recente intervista “Ho un grande interesse nei confronti della scienza, della neurologia, della biologia, di quanto riesce a fornire una spiegazione dei fenomeni naturali”.

Il percorso espositivo, che comprende una installazione e quindici fotografie in bianco e nero, rivela il ruolo principale della fotografia nella ricerca artistica di Esther Mathis intesa anche come punto di partenza per esplorare altre forme espressive. 17 mm è infatti un piccolo vaso di vetro con all’interno due magneti, posizionati, appunto, a 17 mm di distanza tra loro, in grado di attirare la polvere di ferro presente nel piccolo contenitore. La sua tensione è quella di cogliere e dunque di archiviare momenti attraverso la fotografia, il video, l’installazione: uno sforzo complesso e ambizioso. Era fluido è la prima personale in Italia di Esther Mathis, vincitrice del premio annuale del Kunstmuseum Winterthur.

Esther Mathis (1985) vive e lavora a Zurigo. Si laurea allo IED di Milano e nel 2012 inizia il Master Fine Arts Zürcher Hochschule der Künste a Zurigo. Ha esposto in mostre personali presso Christophe Guye Galerie, Zurigo (2013-2011). Tra le mostre in spazi pubblici e privati si segnalano le collettive presso Kunstmuseum Winterthur (2012-2011-2010); Alt.+1000 Festival, Rossinière; Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Milano (2013); Galleria Artra, Milano; Bündner Kunstmuseum Chur (2012); Galleria Le Dictateur, Milano; Cullen Art Services, Zurigo (2011); Raiffeisen Bank, Winterthur; Jarach Gallery, Venezia (2010); Galleria Traghetto, Roma; Galleria San Fedele, Milano (2009); Biennale Internazionale di Fotografia, Milano (2008). Nel 2013 ha partecipato ad una residenza d’artista a Reykjavik Le sue opere fanno parte delle collezioni svizzere di Raiffeisen Bank, Kunstkommission Winterthur, City of Winterthur.

Angela Madesani storica dell’arte e curatrice indipendente è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti” e di “Storia della fotografia”. Ha realizzato numerosi volumi di prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, Anne e Patrick Poirier. Ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore. Oltre che all’Accademia di Brera di Milano, insegna all’Istituto Europeo del Design di Milano.

Galleria Metronom
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Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento