“Neverland” l’isola che non c’è, lavoro di ART (Arteterapia) presentato da Filomena Longo per Amy-d Arte Spazio, diventa progetto artistico di economART, incentrato sull’’’economia” del disturbo nel disagio giovanile.

Configurato come un processo terapeutico nato da un laboratorio artistico in cui Emanuele, Lucrezia, Erika, Jacopo ed Elena non sono nomi di fantasia ma “propri” nel senso più profondo ed analitico del termine.

Spetta a Filomena Longo, nelle vesti di artista psicoterapica, un compito arduo: creare una decodifica artistica del disagio.

Ponendo l’artista in una posizione di pseudo-privilegio, in realtà lo si chiude in un’inaccessibile “Turris Eburnea”, così facendo lo si emargina alienandolo; al prezzo di emarginare e alienare da noi quella parte di noi stessi che è la dimensione estetica e creativa nella sua valenza catartica e sublimativa.

L’arte risulta essere in questo senso uno strumento efficace per entrare in relazione con l’universo giovanile poiché possiede la capacità di sfruttare i codici comunicazionali che appartengono al linguaggio dell’adolescente: un linguaggio non verbale ma visivo, fatto di immagini e simboli.

Il giovane diviene parte attiva e scopre di poter intervenire sulle immagini per modificarle e/o usarle come strumenti per raccontare il proprio mondo interno e per esplicitare il proprio disagio (immobilità, aggressività, assenza d’identità, anoressia, omologazione, mancanza di appartenenza).

Neverland è per Amy-d Arte Spazio un atto dovuto, nei confronti delle nuove leve artistiche.

Aver selezionato una tesi di laurea come progetto espositivo è creare una liaison tra scuola e mondo lavorativo.

La galleria, interlocutore attivo, diventa fucina per le realizzazioni artistiche del futuro.

Amy-d Arte Spazio
Via Lovanio, 6
Milano 20121 Italia
Tel. +39 02 654872
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www.amyd.it

Orari di apertura
Lunedì - Venerdì
Dalle 9.00 alle 19.00