Ospitata nella sede del “potere” della Serenissima, l’evocativa e suggestiva Sala dello Scrutinio del Palazzo Ducale di Venezia, la mostra rappresenta il primo dei tre previsti appuntamenti espositivi dedicati nel 2013 ai Tesori ritrovati, cioè a quelle opere provenienti dai vasti e articolati fondi artistici e bibliografici della Fondazione Musei Civici di Venezia che normalmente non sono esposte al pubblico.

L’esposizione, a cura di Camillo Tonini e Diana Cristante, ricostruisce, attraverso una selezione per exempla, scelta tra i numerosi e interessanti materiali del Gabinetto di Cartografia e della Biblioteca del Museo Correr, i sistemi militari veneziani di difesa e i “capisaldi” fortilizi dello Stato da Mar. Si potranno così ammirare le rappresentazioni di forti e fortezze, sorte nei luoghi strategici e più sensibili lungo le rotte marittime veneziane del Mediterraneo, allo scopo di rendere sicuri i vitali commerci con il Levante. Opere grafiche, comprese tra il XVI e il XVIII secolo, realizzate con straordinaria perizia dai tecnici a servizio della Repubblica, illustrano il ruolo nodale di Corfù e Cipro o il peso, anche simbolico, del “baluardo” di Candia (Creta).

E’ inoltre da segnalare l’attenzione dedicata alla rete difensiva delle coste dalmate e dell’Albania Veneta, così come i progetti per la Morea continuamente esposta, dopo la riconquista di Francesco Morosini di fine Seicento, alla rimontante espansione turca.

Tra le principali opere che la mostra presenta, nella sezione dedicata al XVI secolo, vi è un’interessante e rara pergamena con la raffigurazione delle fortificazioni di Corfù. L'isola, fondamentale per controllare l'accesso all'Adriatico, riceve particolare attenzione soprattutto dopo l'assedio del 1537. Questa pianta databile alla fine del secolo riassume, evidenziandole con un segno rosso, tutte le cortine del sistema difensivo realizzate nel corso del Cinquecento. Si potrà vedere anche una pianta di Zara databile tra il 1564 e il 1567 con un ambizioso progetto, mai realizzato, di ampliamento delle mura difensive al di là del porto per proteggere le sue strutture, ma anche per accogliere gli abitanti del contado ed evitare il rischio che cadessero prigionieri in caso di attacco.

Nella sezione successiva si potranno ammirare le raffinate immagini delle fortezze dell'isola di Candia (Creta) realizzate da Angelo degli Oddi (1603) e Francesco Basilicata (1618). Sempre dedicata a Creta è anche la vetrina che presenta i puntuali e precisi disegni che fissano una delle fasi (1668) dell'assedio alla fortezza di Candia (Iraklion). Per il Settecento vale la pena ricordare i progetti di Matthias Johann von der Schulemburg per Corfù che sarà definita “la più bella e forte piazza di quante ve ne sono in Europa”, qui rappresentati da una pianta datata 1727, forse da ricondurre alla mano dell'ingegnere Antonio Moser de Filseck.

Ancora da citare , sempre per questa sezione, la presenza di alcune delle tavole facenti parte di una serie di disegni progettuali eseguiti per conto di Francesco Grimani, all'epoca Provveditore generale da Mar, nel 1706 per le fortezze della Morea. A questa ambiziosa opera difensiva Venezia lega forse l'ultima vagheggiata speranza di risorgere come “signora dei mari”.

Palazzo Ducale
San Marco, 1
Venezia 30124 Italia
Tel. 848082000 (dall’Italia)
Tel. +39 041 42730892 (dall’estero)
info@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it

Orari di apertura
Fino al 31 Marzo 8.30 – 17.30 (ingresso fino alle 16.30)
Dall’1 Aprile: 8.30 – 19.00 (ingresso fino alle 18.00)

Biglietti
Intero 16.00€
Ridotto 8,00€