Si inaugura a Torino, nello Spazio Espositivo di Ersel in Piazza Solferino, la personale dal suggestivo titolo “La parete dimenticata”, una selezione di opere presentata a Palazzo Pitti e curata da Pier Giovanni Castagnoli e Fabrizio D’Amico.

Ersel ha deciso di presentare al suo pubblico Torinese una selezione di opere provenienti dalla ricca mostra fiorentina curata da Pier Giovanni Castagnoli e da Fabrizio D'Amico, interpreti tra i più fedeli e costanti, tra quanti hanno accompagnato con la loro attenzione lo svolgimento della ricerca dell'autore. La raffinata esposizione avvicina, come in un contrappunto, ai dipinti degli anni più recenti, una selezione di opere storiche risalenti agli anni Settanta, quando ancora, Guerzoni ricorreva nel suo lavoro all'utilizzo della fotografia. Nascono da tali accostamenti molteplici suggestioni di lettura, utili ad indagare le opere dell’artista in relazione ai tempi, e la certificazione di una continuità di ispirazione e di propositi che lega tenacemente tra loro stagioni di ricerca assai lontane, nel nome di una saldissima identità poetica.

Oltre a opere realizzate nell’ultimo decennio, la mostra presenta due lavori eseguiti per l'occasione e ispirati agli spazi espositivi del Museo fiorentino: un grande “Strappo d'affresco” che rimanda alla sottostante parete, arricchito da un pendolo che ne tiene in movimento l'immagine e un gruppo di piccole grotte intitolate “Museo ideale”, dove l'uso della carta diventa scultura. Come scrive Pier Giovanni Castagnoli nel volume che accompagna l'esposizione fiorentina, edito da Skira: ”La mostra evidenzia ed esalta, nella sua brevità, il nocciolo fondante e più tenacemente resistente della visione dell'autore e la sua singolarità: l'arte come restituzione di memoria che produce e avvalora il presente, e l'esercizio della pittura come scavo e rivelazione del corpo attivo della superficie, nella sua inesauribile facoltà generativa”.

Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora, fin dai primi anni '70 si dedica, nel clima del concettualismo allora imperante, alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico e, fin da allora presta grande attenzione al mondo archeologico; risale ai primi anni '80 la svolta artistica che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali gessose. Alla fine degli anni '80 Guerzoni approda a una ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine, presentato alla Biennale di Venezia del '90, e Restauri provvisori, in mostra alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2006 dieci opere di Guerzoni, presentate da P. G. Castagnoli, vengono acquisite dalla GAM di Torino.

Spazio Ersel
Piazza Solferino, 11
Torino 10121 Italia
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