ProjectB presenta, Displacement, la prima mostra personale in Italia, della fotografa Giada Ripa. In mostra otto opere, di cui due grandi trittici e alcune Icone Religiose di piccolo formato: fotografie che appartengono alle due serie fondamentali della giovane artista Italiana che vive e lavora a New York, Displacement e la nuova serie Iconema; nel complesso un percorso espositivo che ne ripercorre la ricerca artistica e la carriera recente.

Giada Ripa ha sviluppato parallelamente a un approccio documentaristico alla fotografia, una serie di lavori sull’analisi dello spazio come mezzo per esplorare l’identità personale. Opere nate, durante i suoi viaggi attraverso i paesi dell’Ex blocco Sovietico, dal bisogno di trovare un modo d’espressione della sua identità come donna e giovane artista in viaggio, quando il luogo fisico, diventa il palcoscenico dove questa identità lentamente si forma.

Displacement, la serie che da il titolo a tutta la mostra, è un progetto fotografico iniziato nel 2005, ed al quale Moleskine ha dedicato nel 2011 il primo libro fotografico della casa editrice. Presentato in anteprima al Moma di Mosca sarà per la prima volta in Italia in occasione della mostra.

Un inno poetico e fortemente introspettivo all’arte del cadere, che vede la figura umana ritratta in un momento di fragilità estrema, quando le difese dal mondo esterno crollano e l’identità appare in bilico. Le opere vedono protagonista una giovane donna contemporanea alle prese con un ossessivo confronto tra sé e territori sconosciuti, lontani dall’ideale esotico, dove la cultura industriale e il capitalismo si scontrano con la durezza dell’ambiente il clima, storia, cultura e religione.

“Il progetto Displacement cominciava in Xinjiang, Cina, più di otto anni fa investigando le minorità religiose lungo l’ex Via della Seta – ora conosciuta come la via del Petrolio; La ricerca delle origini delle persone mi ha lentamente portato a riflettere sulla mia identità”. Giada Ripa

L’artista ha sviluppato un gruppo di fotografie, dove la lontananza geografica e culturale di territori intimamente connessi con la produzione di energia (olio, gas, energia geotermica e fonti rinnovabili) svolgono il ruolo di sfondo, lo scheletro fondamentale che sorregge il significato concettuale delle sue opere. La sua ricerca personale e’ spesso accompagnata/ ispirata da testi di geografi, antropologi, e ricercatori come i racconti dei grandi esploratori della Via della Seta di Peter Hopkirk “The Great Game”, “The foreign devils on the silk Road”.

La prima mostra in Italia e le nuove opere della serie Iconema da un termine creato dall’antropologo Eugenio Turri che sottolineano un ritorno dell’artista alle proprie origini: la volontà di lavorare sul territorio Italiano, come in un Gran Tour Europeo, dopo un lungo cammino attraverso luoghi distanti.

Galleria ProjectB
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Orari di apertura
Lunedì - Venerdì 10.00 - 13.00 e 14.00 - 19.00
Sabato su appuntamento