Curata dal critico genovese Luciano Caprile, Cicòn di Gianfranco Asveri è la nuova mostra che apre la stagione espositiva del prestigioso spazio dell’Oratorio dei Disciplinanti a Finalborgo.

Asveri vive sulle colline piacentine, in compagnia dei suoi animali, ed è in questo contesto così genuino che ha costruito nel tempo la sua dimensione pittorica.

Nato nel 1948, l’artista non ha alle spalle studi accademici ma una vita dalla quale emanciparsi: dal 1969 lui e la pittura sono un binomio indissolubile. Asveri ha lo studio in una piccola stanza al primo piano della sua casa. È una vera e propria “caverna della materia”, ingombra di resti, di residui dei materiali che adopera. Qui la materia dei suoi colori prende vita e crea un mondo straordinario.

Attraverso i suoi segni liberi, l’artista ci prende per mano e ci conduce, con la presunta ingenuità che lo caratterizza, al di là del reale riaccendendo in noi la sensibilità di un bambino.

Asveri ci racconta delle storie, storie padane, come quella di Cicòn, che ha radici legate al carnevale e all’inizio della Quaresima e che si svolge ogni anno in un paese del piacentino, in un mondo dove il legame con la natura e con la terra ( e con i suoi misteri ) è ancora arcaico, profondo e fatalmente scaramantico.

Il racconto di Asveri è costituito da stazioni concepite come una “via crucis” laica che si conclude col sacrificio di quel feticcio, Cicòn, in cui si ripongono i pensieri e i desideri di evasione della gente.

Scrive Caprile nel testo del bel volume che accompagna la mostra: “Asveri… possiede l’innocenza del bambino, interroga il mondo partendo dalle sue origini, dalle sue favole, dai miti della terra.. nutre la sua arte di quelle magiche, arcaiche seduzioni che la contraddistinguono e che riescono a riaccendere d’incanto la fiammella più genuina e magari per troppo lungo tempo sopita del nostro immaginario”.

Dopo l’esposizione di Finalborgo la mostra Cicòn verrà ospitata nel mese di settembre al Palazzo Pretorio di Castell’Arquato.

Principali mostre recenti di Gianfranco Asveri Nel 2010 il Comune di Soragna ha allestito una sua personale intitolata Storie Padane.

Nel 2007 è stato invitato alla collettiva Arte italiana 1968-2007 Pittura, mostra ideata da Vittorio Sgarbi, a cura di Maurizio Sciaccaluga, allestita al Palazzo Reale di Milano.

Nel 2006 la città di Castell’Arquato gli ha dedicato una personale intitolata La luna nel pozzo allestita al Torrione Estense e al Palazzo Pretorio. Testo in catalogo di Beatrice Buscaroli.

Nel 2004 l’ antologica Venticinque anni ai Gasperini, curata da Martina Corgnati, è stata ospitata alla Fondazione Stelline di Milano.

Tra le altre mostre personali ricordiamo nel 2009 Favole in viaggio, alla Galleria Nuovospazio artecontemporanea, Piacenza; nel 2008 Mondocane, alla Galleria Eventinove Torino; nel 2007 Nieuwe Verhalen, alla Galerie Mark Peet Visser, Hertogenbosch, Olanda; nel 2006 La tana del lupo, alla Marcorossi artecontemporanea di Verona; nel 2005 Gianfranco Asveri, Galleria Robinsons, Knokke; nel 2004 Die gestiche Malerei von Gianfranco Asveri, alla Galerie Barbara Ruetz, Monaco.