La ricerca di Giorgio Andreotta Calò gravita intorno alla dimensione dell’attraversamento, intesa come un percorso di avvicinamento all’opera, che si sviluppa mediante un processo di prelievo di frammenti dalla realtà e di riappropriazione del paesaggio e della sua storia. Utilizzando come materia prima edifici e spazi abbandonati, materiali di recupero, oggetti esposti nel tempo agli agenti atmosferici, Calò arriva a creare situazioni al limite tra operazioni partecipative e interventi architettonici diretti. L’opera che si presenta al pubblico perciò non è mai un oggetto realizzato ad hoc o semplicemente il risultato di un progetto, bensì l’insieme di un processo e di un tempo calati nella fisicità della materia, che prende “forma” dall’interazione con il contesto e dalle energie che si sprigionano al suo interno.

Anche in occasione del progetto da Peep-Hole, Calò interagisce con lo spazio e la sua struttura architettonica, invertendo la logica quotidiana della visione del luogo e aprendo in esso la prospettiva di un punto di vista inedito. La rimozione della copertura di un taglio rettangolare nel pavimento, mette fisicamente e visivamente in connessione i due livelli dell’edificio che ospita lo spazio espositivo. Quello superiore, come punto di osservazione, entra in dialogo con quello inferiore in disuso (un tempo occupato dalla Fonderia Battaglia), dove l'intervento di Calò crea un ribaltamento visivo, una riflessione, retaggio del suo luogo di provenienza, Venezia, che sempre ritorna nelle sue opere in forme diverse.

Da Venezia proviene anche il materiale ligneo che attraverso il processo di fusione viene trasformato in scultura in bronzo: una clessidra, oggetto speculare e "palindromo" che misura un tempo sospeso ed eternizzato e che restituisce l’immagine del processo di corrosione prodotto dall’azione altalenante dell'acqua nel suo continuo cambiamento di livello.

Scultura ed intervento architettonico sono per la prima volta messi in relazione diretta nello stesso progetto espositivo declinando il medesimo principio di simmetria e rispecchiamento.

Così, anche lo spazio della fonderia, dove la scultura è stata fusa, viene riconnesso allo spazio espositivo quasi a voler sottolineare una fluidità e continuità nel processo identificativo dei luoghi e delle loro funzioni.

Giorgio Andreotta Calò, Volver, 2008, video installazione, 3'49'', Courtesy ZERO..., Milano, Foto Cosimo Pichierri

Peep - Hole
Via Stilicone, 10
Milano 20154 Italia
Tel. + 39 02 87067410
info@peep-hole.org
www.peep-hole.org

Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 14.30 alle 19.00 o su appuntamento

Immagini correlate

  1. Giorgio Andreotta Calò, Senza Titolo, 2010, site specific installation, Open Studios, Rijksakademie van Beeldende Kunsten, Amsterdam, Courtesy Giorgio Andreotta Calò
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