Giuseppe Cassibba è un documentarista del presente. Dalla Sicilia, sua terra natale (Comiso), ha avuto in dono un punto d’osservazione eccellente sui cambiamenti sociali, ambientali, geopolitici ed economici in atto. Con la stessa delicatezza del poeta nell’uso delle parole e delle metafore per raccontare la vita anche nei suoi aspetti più duri, Cassibba usa acqua e pennello per illustrare i cambiamenti che sta subendo il Pianeta.

L’artista lo testimonia a modo suo, ritraendo le etnie che osserva approdare su quest’isola di confine tra il Nord e il Sud del mondo. Non usa la macchina fotografica per ritrarre i nuovi volti degli immigranti, ma il tocco lieve di un pennello di martora che si avvicina ai volti segnati con rispetto e attenzione. I suoi lavori sono stati scelti anche dal movimento “Primo marzo, un giorno senza Immigrati” e utilizzati a manifesto nel 2010.

Destino, quello dei popoli o di questa gente, in cerca di una vita migliore, comune però anche ad altri esseri viventi che abitano questo sofferente Pianeta del Terzo Millennio.

Nei lavori di Cassibba troviamo così, oltre ai ritratti di persone, anche quello di alcuni animali in estinzione o costretti a migrare per i cambiamenti climatici o, ancora, a vivere come randagi nella loro stessa terra, come i molti cani abbandonati nelle campagne siciliane, a cui Cassibba ha dedicato una mostra. Una condizione comune anche ai tanti disoccupati di oggi costretti a vivere di stenti, senza prospettive future, ai margini del sistema.

E’ questo il ritratto che Giuseppe Cassibba ha voluto fare di Madre Terra. Una Terra che è diventata inospitale per molti e su cui dobbiamo riportare attenzione. Purtuttavia non matrigna, ma semmai vittima.

La mostra si inserisce in un percorso artistico sul tema della Natura a Spazio Tadini che comprende, oltre alla mostra di Giuseppe Cassibba, “Madre Terra”, anche una collettiva fotografica, “Secondo Natura” a cura di Roberto Mutti. Entrambe propongono al visitatore due punti di osservazione sull’ambiente, quello dei fotografi, focalizzato sul paesaggio, quello del pittore sui suoi abitanti.

Giuseppe Cassibba nasce a Comiso nel 1965. Nel 1990 consegue il diploma di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal ‘93 al ‘95 vive a Vienna, dove trova un clima congeniale alla sua pittura. Presenta la sua prima personale alla Galleria degli Archi di Comiso, con un testo di Aldo Cottonaro pubblicato su “Belfagor”. Nel 1995 espone sue opere a Klosterneuburg e poi a Vienna. Nel settembre del 1996 Franz Paludetto e Carolin Linding lo invitano a partecipare nelle sale del Castello di Rivara (Torino) a una collettiva internazionale di pittori emergenti, fra cui Francis Alys, Michael Bach, Bert de Beul, John Currin, Alberto Castelli, Daniele Galliano, Marco Neri e Pierluigi Pusole.

Partecipa a prestigiose collettive internazionali e svolge diverse mostre personali che consolidano la sua qualità pittorica. Nell’estate del 2000 viene selezionato tra i migliori artisti siciliani al di sotto dei trentacinque anni da una commissione di giovani critici d’arte per la mostra Onda d’urto: un progetto per Fiumara d’arte. Nel 2003 in occasione del Costaiblea Filmfestival presenta una serie di pastelli nella mostra “La casa del nespolo. Da Verga a Visconti”, con testi in catalogo di Luca Beatrice e Sebastiano Gesù. Nel 2010 è autore del manifesto del movimento “Primo marzo” contro le discriminazioni e per i diritti verso gli stranieri in Italia. Nel 2010 partecipa ai Muri dopo Berlino e nel 2011 alla collettiva “Soldi d'artista” sempre presso Spazio Tadini (Milano).

Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli,  24
Milano 20131 Italia
Tel. +39 02 26829749
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Orari di apertura
Da Martedì a Sabato
Dalle 15.30 alle 19 o su appuntamento