A permanently open window è la prima installazione permanente di Jason Dodge.

Il progetto è concepito in uno spazio industriale dismesso ora trasformato in un centro commerciale aziendale, connesso alla Collezione Maramotti a Reggio Emilia.

L’opera, realizzata nella ex torre elettrica della vecchia fabbrica si compone di tre elementi: una finestra aperta in permanenza sulla sommità della torre (come abbraccio di tutto ciò che è nell’aria), due porte di legno di cedro in successione tra loro (come doppia soglia per un potenziale passaggio di corpi d’aria) e una scultura intitolata Alfabeto.

Nel trittico questi elementi si sostituiscono ai cavi dell’elettricità ad alta tensione che un tempo attraversavano la torre e si connettono tra loro in un nuovo ordine spaziale e percettivo.

La vita nascosta delle piccole cose, gli oggetti impiegati, spesso minimali, sottratti alla loro funzione originaria, costituiscono un approccio usuale nella pratica artistica di Jason Dodge le cui opere mirano a conferire nuova vita agli oggetti e a generare nuove e personali esperienze nello spettatore che diviene parte attiva nel suo lavoro. Dodge lo invita qui a incontrare l’opera con una particolare modalità performativa; in questo processo di avvicinamento e di scoperta, il luogo stesso (perchè di un luogo si tratta e non di un semplice spazio), connesso agli elementi dell’opera che lo “abitano”, tende a sovvertire il tradizionale approccio percettivo del visitatore che può sperimentare altri modi di concepire la forma.

Tracce di riflessione sullo statement di quest’opera si ritrovano nelle poesie: God of Rooms di Jean Valentine, The Fact of a Doorframe di Adrienne Rich e Alphabet di Inger Christensen.

La poesia è un linguaggio familiare per l’artista con cui intrattiene un costante scambio. Non è pertanto casuale che la giornata di apertura preveda una conversazione tra lo stesso Jason Dodge e Matthew Dickman, poeta americano impegnato in un progetto con l’artista.

Jason Dodge è nato a Newtown (PA, USA) nel 1969. Vive e lavora a Berlino. Ha conseguito un Master of Fine Arts alla Yale University School of Art, New Haven (CT, USA) e un Bachelor of Fine Arts al Maryland Institute College of Art, Baltimore (MD, USA). Ha presentato mostre personali nelle maggiori istituzioni internazionali, tra cui Kunsthauslenz, Linz (2013); Casey Kaplan, New York (2013), Henry Art Museum, Seattle (2013); Kunstverein Nürnberg (2012); Galleria Franco Noero, Torino (2012); CAC Vilnius (2011); La Galerie, Noisy-le-Sec (2010); Kunstverein Hannover (2010); Kunstverein Düsseldorf (2009); REC., Berlin (2006). Ha partecipato a numerose esposizioni collettive, tra cui The 9th Mercosul Biennial, Porto Alegre (2013); A House of Leaves, David Roberts Art Foundation, London (2013); Paris Triennale, Palais de Tokyo, Paris (2012); 30th São Paulo Biennial (2011), The Workers, MASS MoCA, North Adams (MA, USA) (2011); Language of Less (Then & Now), MCA Chicago (2011); The Quick and the Dead, Walker Art Center, Minneapolis (2009); The Awakening of the Birds: Homage to Olivier Messiaen, Collection Lambert, Avignon (2009/2008); NY_Some time waiting, Kadist Art Foundation, Paris (2008).

Matthew Dickman è nato nel 1969 a Portland (OR, USA). Vive e Lavora a Portland. È autore di All-American Poem (American Poetry Review/Copper Canyon Press, 2008), 50 American Plays (Copper Canyon Press, 2012), e Mayakovsky’s Revolver (W.W. Norton & Co, 2012). Ha inoltre pubblicato i testi Amigos (Q Ave Press, 2007) e Something about a Black Scarf (Azul Press, 2008). È stato insignito di diversi premi tra cui The Honickman First Book Prize (2008), The May Sarton Award dell’American Academy of Arts and Sciences (2008), The Kate Tufts Award del Claremont College (2009) e l’Oregon Book Award for Literary Arts of Oregon (2009). Le sue poesie sono state pubblicate in numerose riviste tra cui McSweeny’s, Ploughshares, The Believer, The London Review of Books, Narrative Magazine, Esquire Magazine e The New Yorker. Collabora come Poetry Editor per Tin House Magazine.

Galleria Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi, 61
Reggio Emilia 42124 Italia
Tel. +39 0522 382484
info@collezionemaramotti.org
www.collezionemaramotti.org

Orari di apertura
L’installazione è visitabile da Maggio 2013, e per tutto il periodo estivo, nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 18.30, su richiesta alla Collezione Maramotti