La Galleria Patricia Armocida è lieta di presentare la seconda mostra personale di Jim Houser, dal titolo A Position on a Map, inaugurazione martedì 21 gennaio 2014, ore 19.00.

L'artista torna dopo quattro anni dalla precedente mostra con venti lavori di medie e grandi dimensioni e due installazioni site-specific.

I lavori di Jim Houser sono microcosmi narrativi nei quali l'artista registra compulsivamente momenti, attimi, ricordi della sua vita, come in un processo di autoanalisi, traducendoli catarticamente in poesia visiva, con un linguaggio pittorico unico e distintivo.

La catalogazione delle sue esperienze ed emozioni genera un vocabolario di immagini che ci conduce nella sua privata iconografia terapeutica.

L'estetica di Jim Houser unisce figure stilizzate, caratteri tipografici disegnati a mano, parole fonosimboliche, sensazioni visive e forme geometriche, creando collages che ricordano coperte patchwork con una palette di colori coesiva.

Houser sovrappone strati di acrilico, stoffa, carta e oggetti trovati su legno, sfumando i confini tra collage e scultura. Questa sorprendente qualità dimensionale è ulteriormente evidenziata quando le opere sono assemblate in una delle elaborate installazioni dell'artista; in questo modo la complessità di ogni singolo pezzo viene enfatizzata dall'interconnettività del corpo dei lavori come tutt'uno.

Una volta riuniti, diventa chiaro che tutti i suoi lavori sono associativi e direttamente collegati l'un l'altro, come un sistema di mappatura. Nello stesso modo in cui una posizione segnata su una mappa corrisponde a un luogo fisico reale, le sue opere rispecchiano eventi, luoghi o affetti della sua vita, marcando la sua posizione nel mondo.

Jim Houser è nato nel 1973 a Philadelphia, Pennsylvania, città dove vive e lavora. È uno dei membri fondatori del collettivo d'artisti Space1026 di Philadelphia. Le sue opere e installazioni sono state esposte in musei come il Laguna Art Museum e il Philadelphia Museum of Art e in gallerie a New York, Los Angeles, Milano, Parigi, Sydney e San Paolo. Il suo lavoro fa parte della collezione permanente del Philadelphia Museum of Art. Tra le mostre personali ricordiamo: Search Party, Jonathan Levine Gallery, New York, U.S.A., 2013; As Quiet As Its Kept, Lebasse Projects, Los Angeles, U.S.A., 2012; The Homebody, Subliminal Projects, Los Angeles, U.S.A., 2010; Make Room For The Emptiness, Jonathan LeVine Gallery, New York, U.S.A., 2009; The Tip of the Sword, Galleria Patricia Armocida, Milan, Italy, 2009; Created by Moonlight, Colette Galerie, Paris, France, 2008; This Beating Heart Acts as a Timer, Painted Bride Art Center, Philadelphia, U.S.A., 2007; This Place is Ours Now, Merry Karnowsky Gallery, Los Angeles, U.S.A., 2006; Babel, Spector Gallery, Philadelphia, U.S.A, 2005; systemsanderrors, Jonathan LeVine Gallery, New York, U.S.A., 2005; Jim Houser, Space 1026, Philadelphia, U.S.A., 1998. Tra le recenti mostre collettive ricordiamo: Fairey, Hecox, and Houser, with Shepard Fairey and Evan Hecox, Black Book Gallery, Denver U.S.A., 2011; Americana. Four person show with Adam Wallacavage, Doze Green, and Tara McPherson, Choque Cultural Gallery, São Paulo, Brazil, 2009; In the Land of Retinal Delights: The Juxtapoz Factor, Laguna Art Museum. Laguna Beach, U.S.A. 2009; Weʼll Make a Lover of You, ArtCenter of South Florida. Miami, U.S.A., 2006.

Tutte le immagini Courtesy of Galleria Patricia Armocida Milano

Galleria Patricia Armocida
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Orari di apertura
Martedí - Sabato
Dalle 11.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00