The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare: “KZNR-The exhibit”, il primo solo show del collettivo Kalzenere (Bizziccari, Valerio de Berardinis, Marcello Garofalo, Alessandro Sansoni) in Italia a Milano a cura di Guido Cabib. 

La protagonista di questa mostra è l'immagine. L'immagine nasce con l'uomo, con la sua capacità di astrarre dall'ambiente circostante e di simbolizzare gli elementi fondamentali della realtà mondana. Attraverso questo processo di astrazione simbolica l'uomo condensa le informazioni che si ottengono dall'esperienza, le trasfigura rendendole visibili, condivisibili, sempre presenti.

Il nostro ambiente è saturo di immagini che, giorno e notte, ovunque, negli spazi pubblici e in quelli privati, ed ora molto di più con l'avvento dei social media, esigono la nostra attenzione. Calze e pigiami,barattoli e bottiglie, vetrine e manifesti, libri ed e-book, film e televisione: tutto è immagine. Non si tratta solamente di un fenomeno estetico, di un nuovo “stile artistico”. L'esplosione delle immagini “ tecniche” significa qualcosa. Noi siamo letteralmente immersi in immagini cariche di significato e veniamo programmati con le immagini. Esse costituiscono un aspetto del mondo codificato in cui e con cui dobbiamo vivere. Attraverso l'uso delle immagini “tecniche” stiamo uscendo dal mondo lineare delle spiegazioni, della scrittura, per inoltrarci nel mondo “tecnoimmaginario dei modelli“. Ciò che è rivoluzionario , con l'avvento della fotografia, non è la circostanza , che le immagini “tecniche” si muovano, siano audiovisive, siano irradiate con la luce degli schermi dei nostri apparecchi innovativi, ma il fatto che sono un modello, che cioè significano “concetti”. Questa è una vera e propria “crisi di valori”, perchè l'oltrepassare i testi mette fuori gioco vecchi modi di pensare, di vivere,lavorare, amare, relazionare, condividere, senza che esistano nuovi modelli di riferimento. Ma l'uso delle immagini va imparato, se non vogliamo essere condannati a condurre stentatamente un 'esistenza assurda in un mondo codificato “tecnoimmaginativamente” divenuto privo di significato.

La mostra declina una parte di dette “tecno immagini” in forma di “remake” e/o di “re-interpretazione”, sia attraverso immagini fotografiche realizzate dal Collettivo, sia attraverso installazioni, ad opera dello stesso.

Costringere l’immagine a significare segni che, propriamente, parlando, non hanno senso. Copulare, possedere, divorare il Passato, la Pubblicità Vintage, l’Oggettistica Weird, il Junk Food, il Fetish, i (Dirty) Comics, l’Immagine-Cinema trasversale, le Fotografie d’Autore e non, espressioni tutte di eccesso, di “ciò che è inutile dire”. Su questa “agitazione” che si muove, si poggia la ricerca di Kalzenere.

“È una mostra poli-oggettuale, i cui temi, espressi dall’omonimo sito www.kalzenere.com , sono deviazioni dal/del gusto contemporaneo e rispecchiano la multifunzionalità della rete, nonché del social network per eccellenza, Facebook, ricettacolo di immagini schizo-nomadi che si propagano e si moltiplicano all’infinito, acquistando una nuova e libera identità solo per il fatto di “essere” dentro il social, annullandosi rapide l’una dentro l’altra per dare spazio continuamente ad altre figure, i cui comuni denominatori, almeno per l’esperienza Kalzenere, sono il Sesso e la Morte.”  KZNR

Riccardo Bizzicari. Verso la fine degli anni Ottanta sceglie il lavoro di grafico, seguendo l’inclinazione artistica di suo padre Maurizio (giornalista, fotografo ed editore) e vivendo il passaggio tra i vecchi sistemi di stampa e i nuovi sistemi di Desktop Publishing. Nel 1992, fonda la sua casa editrice “T-Scrivo Edizioni” e si dedica alla cura di pubblicazioni e merchandise bio-etico di qualità, lavorando per grandi parchi nazionali italiani quali il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Parco Nazionale del Cilento e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, nonché per le riserve e le oasi del WWF. Negli anni successivi, affianca all’attività di grafico (creazione loghi, immagine coordinata, campagne stampa e affissioni) per i settori arte, moda e cinema, quella di post produzione di immagini digitali per le maggiori agenzie pubblicitarie italiane.

Negli anni più recenti, ha lavorato per importanti maison di moda quali Valentino (cataloghi collezioni) e per Bulgari (post produzione immagini finali). In qualità di designer di mostre d’arte ha realizzato “Il Gusto nell’arte di Walt Disney” e l’immagine coordinata di GNAM (Gastronomia nell’Arte Moderna) 2007 e 2008. Sempre nel 2008, si è occupato del lancio della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna curando la creazione del Brand e di tutta l’immagine coordinata oltre che i materiali di comunicazione istituzionali e di prodotto. Ad oggi è il Responsabile Immagine Coordinata del Reggio Parma Festival.

Valerio de Berardinis nasce a Roma nel 1957 dove giovanissimo inizia la sua carriera professionale. Nel 1984 è il fondatore a Roma di BOX4, “Factory” dedicata alla produzione di foto, film, effetti speciali, musica e fumetti, che diventa un punto di riferimento creativo della città.

Collabora quindi con le maggiori agenzie pubblicitarie realizzando campagne destinate a rimanere nella memoria collettiva; il particolare interesse che dedica alle campagne sociali gli vale numerosi riconoscimenti e i suoi lavori vengono pubblicati e premiati negli “Annual” degli ultimi vent’anni dall’Art Directors Club Italiano. Ritrattista atipico, autocritico, soprattutto ironico e acuto nell’osservare le “Camere Oscure” (Ediz. Electa ) delle debolezze umane, nel 2008 decide di descrivere il suo originale percorso nella storia del costume italiano e della comunicazione: la fotografia come “lo spazio fermo nel tempo”, il battito di ciglia dell’esistenza.

Marcello Garofalo. Giornalista, critico cinematografico, curatore di mostre, sceneggiatore e regista, è nel comitato direttivo di Segnocinema e dal 1997 collabora con la rivista Ciak. Tra le sue pubblicazioni: C’era una volta in America-Photographic Memories (1988); L’ultimo imperatore-Storia di un viaggio verso Occidente (1991); L’immagine-cinema- Angelo Novi fotografo di scena (1992); La Bella e la Bestia-Storia di un Capolavoro (con Bob Thomas, per The Walt Disney Company Italia, 1993); Aladdin-Storia di un Capolavoro (con John Culhane, per The Walt Disney Company Italia, 1994); Bertolucci’s Buddha (1994); Westmoreland Naples - Pose e visioni beat dal Newark Theater al Partenope (1997); Tutto il cinema di Sergio Leone (1999); Bertolucci Images (2001 e, riedizione, 2010); Disney Recipes (con Ira Meyer, per The Walt Disney Company Italia e USA, 2003);La cucina Disney per grandi & piccini (con Ira L. Meyer per The Walt Disney Company Italia Spa, 2008). Ha curato le seguenti mostre: “Il gusto nell’arte di Walt Disney” (Parma, Roma, 2006-2007); “Sergio Leone: “C’era una volta il West” (Parma, 2010);“Bertolucci Images” (Parma, Napoli, New York, 2007-2010). Ha scritto e diretto il film “Tre donne morali (2006)”, presentato fuori concorso alla prima edizione del Festival del Cinema di Roma e al Los Angeles Film Fest.

Alessandro Sansoni  nasce a Roma nel 1986. Fin dall’adolescenza mostra uno spiccato interesse per il mondo dell’immagine, che esprime tramite lo studio della fotografia e del trattamento digitale delle immagini. Oltre a dedicarsi attivamente a questa passione, che gli permette di sviluppare una profonda conoscenza tanto delle tecniche di ripresa fotografica quanto di quelle di post-produzione, si interessa al mondo del web ed allo studio dei relativi linguaggi di programmazione, cosi come dei principali CMS.

The Format Contemporary Culture Gallery
Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10 Int. 32
Milano 20134 Italia
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Orari di apertura
Martedì - Venerdì
Dalle 15.00 alle 19.00 o su appuntamento