La serie immagini interamente realizzata tra il 2010 e il 2013 racchiude gli scatti più rappresentativi del percorso fotografico di Karim Carella fino a ora.

La ricerca di uno stile personale ha portato a una coerenza formale che ha come punti fermi il bianco e nero e il formato quadrato. Accanto a questi, ricorrono elementi come: il minimalismo compositivo, le lunghe esposizioni e i contrasti accentuati (uno degli aspetti su cui l'autore più si concentra in post-produzione; fase per altro ridotta alla “camera chiara”).

All'interno di questi cardini si muove l'esplorazione del fotografo. Esplorazione di luoghi: le immagini sono state scattate in campagne, cime di montagna, spiagge; dal Canada, all'Europa, agli Stati Uniti. Esplorazione poi di generi: si tratta infatti di fotografie che vanno dal macro, al paesaggio, fino a uno stile più narrativo, nelle ultime. Esplorazione, infine e soprattutto, all'interno dell'arte fotografica e del suo rapporto con l'autore. Il sentimento della solitudine – da cui il titolo dell'esposizione – è declinato in vari toni e sfumature: dai dettagli naturali ingranditi, ai massi imponenti, ad antiche costruzioni, simbolo di un passato scomparso. Ricordi e frammenti di memoria si intersecano a costituire una poetica ricca di spiritualità e di riflessione. Un gioco di pieni e vuoti si sviluppa nel quadrato della composizione, equilibrandosi e dando luogo a una serie di immagini eleganti, geometriche, sofisticate.

A livello tematico, è possibile rintracciare uno sviluppo all'interno della sequenza degli scatti: inizialmente vengono presentate rocce e dettagli fortemente ingranditi che aspirano all'astrazione, alla forma pura. Si passa poi al figurativo, in cui oggetti e paesaggi sono riconoscibili, anche se non ancora determinabili. È il caso delle spiagge deserte, dei villaggi innevati, dei trabucchi in disuso. Con gli ultimi scatti, appartenenti a una serie ancora aperta, è abbozzata una narrazione: il riconoscimento di luoghi reali che ricordano quelli delle fiabe, facenti parte dell'immaginario infantile di ciascuno. Il comune denominatore è senza dubbio la ricerca, personale e solitaria, di esprimere un periodo di tempo, un contesto, fuggevole ma contemplato, al di fuori di qualsiasi razionale e deterministica cronaca dell'avvenimento o del luogo. Si tratta, dunque, di evocazioni: di stati d'animo, di momenti di pausa, di sensazioni impalpabili.

Karim Carella nasce a Bari nel 1970, eredita dal padre (che possedeva una Hasselblad) la passione per la fotografia, anche se rimane puramente un hobby fino al 2008. Coglie l'occasione di un viaggio in Canada per avvicinarsi a un approccio più professionale, anzitutto tramite l'acquisto di attrezzatura. L'apprendimento della tecnica, totalmente da autodidatta, lo si deve a internet, al confronto con altri appassionati e alla lettura di saggi e libri, nonché alla visita sistematica di mostre e musei. Da subito si è appassionato e specializzato sul genere paesaggio, ispirandosi a maestri con Michael Kenna e Josef Hoflehner. www.karimcarella.com

Opening 23 Ottobre dalle 18:30.

Spazio Raw
Corso di Porta Ticinese, 69
Milano 20123 Italia
Tel. +39 02 49436719
info@spazioraw.it
www.spazioraw.it

Orari di apertura
Lunedì - Venerdì
Dalle 11.00 alle 19.00