Un nuovo progetto pop – prodotto da Eidos Immagini Contemporanee, a cura di Raffaella A. Caruso e ospitato da Artverona nello spazio di ArtVRSocial - indaga il mondo virtuale di cui tutti, chi più chi meno, facciamo realisticamente parte.

La Second life di Facebook e il veloce epigrammare di Twitter che scandisce in rapide mosse di mouse o meglio di touch giornate virtuali, trasformandone il tempo in spazio emotivo con la complicità di tag che annullano ogni tipo di gap.

Protagonista Aidan, artista pop particolarissimo, che figlia del suo tempo utilizza lo smartphone, vero media del XXI secolo, metalinguisticamente per far "funzionare" i suoi quadri. Ogni tempo ha il suo pop ed è questa la forza di una corrente che dai Sixtie's non ha mai smesso di far discutere, stupire, entusiasmare. Così Aidan elabora la sua opera fissando in un disegno condotto con linee pulite, segni netti e minimali il primo fotogramma di un racconto che magicamente da suo diventa nostro. Lo spettatore punta lo smartphone ed improvvisamente la solidità del reale viene messa in discussione da una immagine in movimento, liquida, mutante che vive i colori di sogni psichedelici ed acidi.

Esattamente come avviene nell'alterazione social del reale … Be social, be happy sembra essere il nuovo imperativo della contemporaneità … Una Agorà dove si proiettano desideri ed immagini di come siamo, di come vorremmo essere e mai saremo, di dove vorremmo essere e mai saremo. Un altrove che neppure ha più il rischio del viaggio … Keep smart and stay social invita ad usare con intelligenza veloce il mondo dei social, inaugurando un nuovo sincretismo piuttosto che cadere nella trappola di una globalizzazione che uniforma entusiasmi e stimoli.

Così in Virgin una Wonder Woman con il simbolo della Second Life sulla corona è la provocatoria rappresentazione di una femmina paradossalmente sempre più debole, costretta ad usare come superpotere la proiezione di quanto vorrebbe essere e non sarà mai, a giocare con altre età ed altri amori, senza neppure il conforto del Tempo … Così la formula della relatività viene interpretata da un Superman che novello Atlante regge un mondo di tweet, ashtag e avatar mentre icone quali Lady Diana e Warhol, da distanti che erano divengono improvvisamente vicine ed "umane" : Andy, The magician demiurgo quasi romantico dei processi mediatici e Diana di Be real prima vittima di un sistema di informazione che stava drammaticamente mutando e che oggi fa di ogni utente un potenziale stalker. Angeli e demoni. Aidan intuendo dunque la potenza di questa che è la nostra rivoluzione copernicana, la piega allo stupore dell'arte, le regala la dimensione di un sogno fatto ancora di colori, invita lo spettatore ad entrare per costruire nell'emozione nuove vite.

Basta puntare lo smartphone verso il quadro (potrà farlo lo spettatore visitando la mostra o semplicemente utilizzando la riproduzione delle opere in catalogo) e via, pronti per un nuovo viaggio … Pop reloaded.

Aidan (Nadia Bonometti) nasce a Brescia nel 1972. Il padre artista e restauratore le trasmette già da piccola l'amore per l'arte. Compiuti gli studi superiori, si appassiona alle tecniche classiche incisorie e contemporaneamente all'elaborazione grafica ed alla multimedialità, conseguendo il diploma in ambedue gli ambiti. Crescendo Aidan sperimenta diversi linguaggi plastici raggiungendo un alto livello di manipolazione della materia e percorrendo l'iter classico dell'utilizzo della figura, abbandona gradatamente la riproduzione dell'immagine fine a se stessa, ricreando nuovi mondi, sfondi, proporzioni, luci e colori che inducono a penetrare l'opera cercandone una nuova dimensione.

Dapprima questa è rappresentata precipuamente dall'amore per la materia, poi dalla fascinazione per il simbolismo ed il concettuale, prendono infine corpo interessanti esperimenti quali scatole del tempo, dove la tecnica incisoria ed un immaginario figurativo classico è imbrigliato in materiali tecnici quali il plexiglass in ardite sovrapposizioni ad interpretare con strane dislocazioni stilistiche il rapporto spazio- tempo.  Al 2010 risale la conseguente sperimentazione della stampa digitale su lenticolare. Dell'anno successivo, iniziando a partecipare a progetti curatoriali, la svolta decisa verso un linguaggio più propriamente pop e la sperimentazione multimediale. Primo artista ad utilizzare la realtà aumentata, concede alle sue creazioni la possibilità di una second life multimediale, sviluppando il racconto finalmente nella terza dimensione, donando alle opere il movimento ed allo spettatore il linguaggio aperto e psichedelico del sogno.

ArtVRSocial
Viale dell'industria
Verona 37138 Italia
www.artverona.it