Una mostra alla Strozzina celebra e indaga i moderni legami familiari attraverso gli occhi di undici artisti contemporanei.

Nel momento stesso in cui veniamo al mondo, che lo vogliamo o no, siamo parte di una famiglia. Siamo FIGLI, probabilmente NIPOTI, forse già anche FRATELLI, e nella crescita destinati a diventare, a seconda di come andranno le cose, CUGINI, GENITORI, ZII, NONNI… La famiglia ci "codifica" da subito, ci rende "qualcosa" in relazione ad altri. E’ imprescindibile dall’esistere stesso: persino se si è soli al mondo, si è comunque figli di qualcuno, è inevitabile. Eppure la famiglia è un concetto talmente ampio e vario da essere quasi incodificabile. Ognuna ha una storia a sé stante. Ognuna raccoglie gioie, dolori, felicità, tristezza, amore, odio, abitudini, convenzioni culturali... E’ una "parodia" dell’umanità, la replica delle relazioni sociali riprodotta nelle relazioni tra consanguinei.

A questo legame imprescindibile, sul quale la letteratura ha speso pagine e pagine di inchiostro, viene dedicata, a Firenze, una intera mostra Questioni di famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia oggi. L’evento, curato da Franziska Nori e Riccardo Lami, propone una riflessione sul concetto di famiglia nel mondo contemporaneo attraverso le opere di undici artisti internazionali (Guy Ben-Ner, Sophie Calle, Jim Campbell, John Clang, Nan Goldin, Courtney Kessel, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Trish Morrissey, Hans Op de Beeck, Chrischa Oswald, Thomas Struth). Video, fotografie e installazioni affrontano e decostruiscono il concetto di famiglia attuale unendo la soggettività autobiografica di ciascun artista a una ricerca di significato condiviso su quei legami culturali, morali, etici, biologici che ancora oggi definiscono e individuano un nucleo familiare. La visione della famiglia moderna viene indagata, nel corso dell’esposizione, attraverso la sensibilità e la percezione di ciascun artista e rivela diverse sfumature e interessanti punti di vista.

Indubbiamente i risultati sono vari ed egualmente condivisibili: dal "classico" ritratto di famiglia di Thomas Struth (Germania, 1954) impegnato a ritrarre gruppi familiari di provenienze e contesti socio-culturali diversi; sino all’interessante serie fotografica Being Together di John Clang (Singapore, 1973) che crea riunioni di famiglia "virtuali" riflettendo sulla trasformazione dei rapporti familiari grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. Alcune persone sono, infatti, realmente davanti alla macchina fotografica, mentre altre sono solo proiezioni webcam di persone probabilmente lontane migliaia di chilometri. Il trittico fotografico Les Tombes della francese Sophie Calle (Francia, 1953) testimonia l’incontro dell’artista con alcune sepolture di un cimitero in California e rafforza la riflessione sulla inevitabilità, per ciascuno, di essere parte di una famiglia: al posto dei riferimenti anagrafici dei defunti, infatti, le immagini mostrano solo le iscrizioni che riportano le parole “mother”, “father”, “son”.

Le dinamiche della famiglia e in particolare il rapporto genitori-figli costituiscono l’altro nucleo centrale nella mostra. La coppia di artisti italiani Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini (Italia, 1966 e 1962, coppia anche nella vita) partecipano realizzando per la mostra un’opera partecipativa fatta di disegni, oggetti e registrazioni audio che riflettono sul concetto della famiglia. Ogni visitatore sarà chiamato a un’esperienza visiva e di ascolto tramite registrazioni e uno speciale telefono da cui ascoltare storie e racconti personali degli artisti e di persone che lavorano a Palazzo Strozzi. Sempre nell’affrontare il difficile rapporto genitori-figli, originale la performance In Balance With della statunitense Courtney Kessel (USA, 1974) che – in una serie di scatti fotografici – mostra la continua ricerca di equilibrio tra se stessa e la propria figlia, sedute alle estremità opposte di un'altalena: utilizzando oggetti della loro vita insieme, l’artista cerca un bilanciamento fisico tra i loro pesi, creando una metafora della continua negoziazione e del precario equilibrio del rapporto madre-figlia.

Le esperienze interpretative e di racconto, insomma, sono varie e offrono tutte interessanti spunti di riflessione. Oltretutto è previsto anche un ricco programma di attività ed eventi collaterali che permettono di affrontare la tematica in forma interdisciplinare. Parte della mostra, ad esempio, è una sala dedicata alla rappresentazione della famiglia nei media e nella letteratura con un’ampia selezione di filmati e libri che hanno segnato la costruzione dell’immagine della famiglia, dai grandi romanzi ottocenteschi alle recenti serie televisive. Una “biblioteca di famiglia” sarà consultabile dai visitatori che potranno anche partecipare al progetto A voce alta, una serie di letture di testi teatrali e di narrativa sul tema della famiglia da Medea a Le correzioni di J. Franzen. Ogni giovedì sera, inoltre, gli spazi della mostra ospiteranno incontri e conferenze con artisti, studiosi ed esperti di diverse discipline che permetteranno di approfondire vari aspetti di questa tematica.

Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
Fondazione Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi
Firenze 50123 Italia
Tel. +39 055 2645155
news@strozzina.org
www.strozzina.org

Orari di apertura:
Da Martedì a Domenica dalle 10.00 alle 20.00
Giovedì dalle 10.00 alle 23.00
Lunedì chiuso