Nell’ambito della rassegna Rimini. Risvolti Dell’abito, che si terrà negli spazi espositivi dei musei comunali di Rimini, dall’11 ottobre all’8 dicembre 2013, siamo lieti di invitarla alla personale dell’artista Maïmouna Patrizia Guerresi; la mostra, dal titolo Concava, inaugurerà venerdì 11 ottobre alle ore 18 presso la FAR, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, piazza Cavour 1, Rimini, fino all’1 dicembre 2013.

L’esposizione, a cura di Veronika Aguglia, con la collaborazione di Magda Gigliuto e il testo critico di Laura Serani in catalogo, comprende una selezione dei lavori più celebrati dalle gallerie internazionali, dall’India alla Turchia, dagli Stati Uniti, all’Italia. Nelle fotografie e sculture dell’artista veneta convertita all’Islam, centrale è la riflessione sul corpo mistico della bellezza tra ascendenze sufi e influenze della migliore storia dell’arte occidentale.

Il passaggio fotografico di Maïmouna, all’interno della rassegna riminese sottolinea un confine, quello tra arte e moda, attraverso un ulteriore passo in avanti di senso rispetto i comuni denominatori dell’abito. Elemento ricorrente della sua poetica è il velo, simbolo che si universalizza in idea di bellezza oltre genere.

Maïmouna Patrizia Guerresi è scultrice, fotografa, autrice di video e di installazioni. Vive e lavora tra Verona, Milano e Dakar. I suoi primi lavori sono stati ispirati dal movimento europeo della Body Art. Ben presto ha sviluppato un suo stile molto personale, che combina temi afroasiatici con la tradizione dell’iconografia classica occidentale. Attraverso questo suo linguaggio ibrido riesce a comunicare con sensibilità il disagio e la bellezza della diversità, interpretando al meglio la problematica multirazziale contemporanea.

All’inizio della sua carriera è stata invitata a partecipare alla Biennale di Venezia, padiglione italiano (nel 1982 e nel 1986), così come a Documenta K18 (1987) a Kassel, Germania. Nel 1983 realizza una personale alla Galleria Studio Ennesse di Milano, a cura di Marco Meneguzzo, e nel 1990 alla Galleria Bianca Pilat, Milano, curata da Arturo Schwarz. Dal 1991 l’artista viaggia in vari Paesi africani e musulmani e in Senegal si converte all’islam, adottando il nome di Maïmouna. Questo ha segnato la sua nuova identità e il senso del suo lavoro, sviluppando temi sul simbolismo multiculturale e la spiritualità femminile. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo.

Gallerie: Photo&Contemporary, Paola Colombari, Studio Copernico,Tasveer, Pascal Polar,Stephan Stux; Musei e Fondazioni: Fondazione Mudima Milano; Contemporary III,Atlanta;Palazzo della Ragione, Verona ; Le Rencontre de Bamako, Museo National, Mali; Museo da Citate Pavilhao Preto, Lisbona; Paris Photo,Parigi; La Centrale Elettrique, Bruxelles; Fondation Boghossian, Bruxelles; Palazzo Bevilacqua, Bologna;Ars 11, Kiasma Museum, Helsinki; Black Portraitures, Musée du Quai Branly,Parigi; National Institute of Design, Paldi,India; VII°Chobi Mela,Shilpakaha Academy, Dhaka, Bangladesh; Stimultania Pôle de la Photographie, Strasburgo; M-eating, Cahane Art Center, Istambul.

Galleria Far Fabbrica Arte
Piazza Cavour, 1
Rimini 47921 Italia
Tel. +39 0541 704416

Orari di apertura
Tutti i giorni dalle 16.30 alle 23.00
Chiuso il Lunedì