Nel giugno del 2011 Elena Parisi, giovane fotografa milanese, presentava allo SpazioFarini6 Steelove, opera multimediale work in progress che attraversava i vari campi della produzione artistica: fotografia, teatro, cinema, musica, danza. Steelove, letteralmente “amore d'acciaio”, si presentava come allegoria della lotta che ogni essere umano affronta ogni giorno per conquistarsi il diritto ad amare.

Un anno dopo Elena Parisi insieme alla madre Paola e a Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio, presenta dal 23 settembre all’8 ottobre a Palazzo Berva a Cassano d’Adda la mostra Tracce, vera e propria dichiarazione d’amore e di stima nel ricordo del padre Marcello Parisi.
Marcello Parisi, nato a Taormina nel 1945 e scomparso prematuramente nel duemila, ha avuto il dono di saper creare la vita attraverso le immagini, come ricorda spesso la figlia Elena. Apprezzato fashion designer, Marcello Parisi ha vissuto disegnando tessuti per l'alta moda e linee di accessori limited edition.

Milano è sicuramente la città che ha maggiormente ha segnato l’universo multiforme e creativo di Marcello Parisi. Nel 1968 apre nel capoluogo lombardo uno Studio che porta il suo stesso nome e che dal 1972 dirige accompagnato dalla moglie Paola. Sono gli anni in cui Marcello Parisi viene internazionalmente riconosciuto come una delle figure di maggior pregio nel panorama caleidoscopico della moda. Il suo estro creativo viene richiesto dai maggiori stilisti italiani di pret à porter e di alta moda. Nel 1978 conosce Gimmo Etro con il quale svilupperà una collaborazione ventennale di disegni per tessuti stampati. L'attività del suo studio si consolida sempre di più collaborando direttamente con Pino Lancetti, Rocco Barocco, Mila Schön, Walter Albini, per citare solo alcuni dei più importanti stilisti italiani.

In occasione della mostra "Modarte", allestita nel Museo Civico di Treviglio il 20 settembre 1997, Marcello Parisi presenta una linea "Parisi" di tessuti dipinti a mano, accessori e oggetti di design di autoproduzione. E' l'inizio di una ricerca diversa, un "raccontarsi" più intimo e profondo al di là del messaggio moda.

Tracce presenta due video di nove minuti ciascuno, più di venti opere fra olii, acquarelli, disegni e bozzetti realizzati dal padre, oltre a una serie di scatti fotografici della figlia Elena che mettono in evidenza particolari delle opere di Marcello Parisi. Infine alcune sedie ricoperte da tessuti disegnati, omaggio ai grandi pittori del Novecento, oltre ad alcuni manichini, installazioni di ferro su cui si adagiano alcuni dei foulard che hanno fatto la storia dello Studio Parisi.

Il titolo della mostra esprime la volontà poetica di mettere l’accento sull'insieme armonico dell’espressione artistica di Marcello Parisi, “poeta e narratore di storie e di colore, che ha creato un regno d'incanto pittorico dove la scenografia di tessuti dipinti a mano ricreano magiche atmosfere” come ricorda la figlia Elena. In questo ricordo l’ha accompagnata Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio e amico sincero di Marcello Parisi.

Quadri, scatti fotografici, video e tessuti presenti in mostra ricordano come Marcello Parisi abbia avuto sempre un’attenta visione di ciò che circondava il suo mondo pubblico e privato.

La città di Cassano d’Adda, dove Marcello Parisi ha sempre vissuto con la famiglia, ha voluto dunque per volontà dell’Assessore alla Cultura Simona Merisi restituire ancora una volta al pubblico l’immagine più completa e autentica dell’opera di Parisi, che ancor oggi sembra ricordare che la vita va vissuta in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Palazzo Berva
Via verdi, 30
Cassano d'Adda (MI) 20062 Italia