In occasione di StartMilano, Zonca e Zonca è lieta di annunciare l’apertura della mostra di Mario Schifano dal titolo The Eighties, giovedì 20 settembre 2012.

Nell’esposizione saranno presentate opere di grande formato degli anni ‘80, un periodo in cui Schifano concentra la sua attenzione per il naturale: paesaggi, fiori, prati, onde sono ricreati nelle tele attraverso una gestualità carica di ricordi, pulsioni, sensazioni. La concretezza del dipinto permette di dar voce ai pensieri, di dare vita a quell’immensa “riserva”di immagini che popola la mente di Schifano. La natura non è un soggetto nuovo per l’artista, diversi lavori degli anni ‘60 e ’70 sono dei paesaggi, ma diverso è ora l’approccio. Sono di questo periodo autentici capolavori, come alcune versioni dell’Orto Botanico e dei Gigli d’acqua, quadri particolarmente sintetici ed allusivi dove traspare più che mai quel senso di non finitezza nonostante le grandi dimensioni. In queste opere dominano i toni del verde, del celeste ed il colore bianco, utilizzato non come una pausa ma come un vero e proprio elemento cromatico da cui trarre un profondo e nuovo senso dello spazio.

L’unicità di questi dipinti giace nella capacità di Schifano di cogliere la natura nella natura, esprimendone la sua essenza. In Erba verde vittoriosa sul giardiniere, il blu, che potrebbe essere quello di un cielo, è qua e là diluito, contrastato in basso dal bianco di una nuvola e dal verde in tutte le sue tonalità; e ancora l’arancione che potrebbe essere quello di un fiore è solo una linea che cerca di emergere da una natura lussureggiante. In Nottetempo, su di un blu profondo si stagliano segni che possono essere fiori che non esistono in natura, ma che hanno solamente una somiglianza con essi; un paesaggio che guarda alla pittura del passato, come le ninfee di Monet, non solo come indispensabile punto di riferimento ma addirittura come soggetto.

Lo spazio delle due tele di Il lungo viaggio del sole fino alla vetrata blu è conquistato attraverso un’energia interna ed una gestualità estrema, quasi violenta. I colori blu, giallo, rosso così intensi, materici e contrastanti, danno vita a straordinari effetti cromatici. Così come il bianco del cielo di Ondata immobile, solca il blu che a sua volta si intreccia con del verde, in un sovrapporsi di linee e colori in cui non esiste nessun criterio naturalistico ma dove tutto è regolato dal divenire della pittura “materia”.

Gli smalti, le sabbie e la terra di In direzione di Petra ‘Corrado’ comunicano, con la loro matericità spiccata, un’immagine di deserto quale microcosmo felice. Ispirato ai ricordi dell'infanzia o al desiderio di un viaggio immaginario nei luoghi della memoria, il grande deserto sfiora, per la propria visione altamente personale, l’astrattismo lirico.

Galleria Zonca & Zonca
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Orari di apertura
10.30 – 13.00 e 15.30 – 19.30
Dal lunedì al sabato