E’ RE-CYCLE. Strategie per l’architettura, la città e il pianeta, la grande mostra che il MAXXI Architettura, diretto da Margherita Guccione, dedica all’architettura del terzo millennio e ai suoi autori più innovativi. Curata da Pippo Ciorra, senior curator del MAXXI Architettura, insieme con l’intero staff curatoriale del museo di architettura (Elena Motisi, Alexandra Kaspar, Alessio Rosati) e con un comitato scientifico internazionale composto da Reinier de Graaf, Sara Marini, Mosè Ricci, Jean-Philippe Vassal e Paola Viganò, RE-CYCLE sarà aperta al pubblico dal 1° Dicembre 2011 al 29 Aprile 2012 (catalogo Electa).

In mostra al MAXXI (nella piazza esterna, al piano terra e nelle gallerie del primo piano) ci sono oltre 80 opere tra disegni, modelli, progetti di architettura, urbanistica e paesaggio, in dialogo continuo con opere di artisti, designer, video maker, con ampi sconfinamenti verso produzioni musicali e televisive.

La mostra si espande all’esterno del museo con due installazioni site specific: il progetto Maloca dei designer brasiliani Fernando e Humberto Campana (che giovedì 1 Dicembre incontreranno il pubblico in occasione di MAXXINWEB, ore 21, ingresso libero) e il padiglione officina roma in materiale riciclato del collettivo tedesco raumlaborberlin, entrambi realizzati “in diretta” nei giorni precedenti l’inaugurazione.

Nella sala Carlo Scarpa, al piano terra, la mostra fotografica Permanent Error di Pieter Hugo (Johannesburg 1976, vincitore del World Press Photo 2006): 27 scatti che raccontano attraverso ritratti inquietanti un’apocalittica, enorme discarica tecnologica in Ghana. Pieter Hugo incontrerà il pubblico del museo mercoledì 30 Novembre, alle ore 18:00, al MAXXI B.A.S.E. (ingresso libero).
“RE-CYCLE - afferma Margherita Guccione - è innanzitutto una ricerca condotta dal MAXXI Architettura sui più rilevanti temi della contemporaneità, legati allo spazio costruito e al paesaggio. Dopo le grandi mostre monografiche e sulla collezione e i progetti site-specific, con RE-CYCLE, una mostra interamente dedicata agli aspetti internazionalmente più avanzati della cultura architettonica e visiva, il museo completa un primo giro di sguardo complessivo sul paesaggio architettonico contemporaneo”.

“Con RE-CYCLE – dice Pippo Ciorra - il museo persegue tre obiettivi importanti per il suo futuro e per la sua identità. Il primo è una irruzione in piena velocità sulle questioni di massima attualità dell’architettura, in particolare la relazione complessa tra la ricerca espressiva d’avanguardia, prossima all’arte, e l’attenzione all’ambiente, così minuta da avvicinarci all’ecologia. Il secondo ha a che fare con quello che architetti debbano intendere come “sostenibilità” in un paese e in un continente già troppo costruito. Il terzo è in realtà una presa di posizione sulle tecniche e sulle modalità di recupero dei nostri paesaggi e le nostre città, alla luce della scarsa efficienza di piani, programmi e altri approcci tradizionali.

LA MOSTRA
L’esposizione comprende sia progetti recentissimi, prodotti in “tempo reale” dalla nuova sensibilità ambientale che pervade il lavoro dei progettisti, sia esempi più consolidati o perfino storici, a testimoniare che il riciclo è una pratica connaturata al mestiere del progettista e dell’artista.

Tra i “pezzi” più noti e spettacolari esposti in mostra si segnalano: il plastico originale del progetto della High Line di New York, il disegno di Peter Eisenman per Cannaregio a Venezia, quelli di Superstudio sulla sopraelevazione del Colosseo, le immagini del Palais de Tokyo, a Parigi, di Lacaton & Vassal e del Wagristoratore di Pietro Portaluppi in Val Formazza (Verbania), il modello dei Tunnel di Trento, trasformato in museo da Elisabetta Terragni e le foto del progetto di James Corner che trasforma una discarica in parco, a Staten Island, NY, i video con i
riciclaggi di opere dismesse di Frank O. Gehry e Venturi, Scott Brown and Associates.

Tra i ricicli “più creativi”, la sezione Music on bones propone i dischi di Jimi Hendrix e altre rockstar incisi sulla lastra di un cranio fatturato o di una tibia nella Russia della Guerra Fredda; uno straordinario MAXXIblob di 1500 ore che verrà proiettato per tutta la durata della mostra; i video di Zbigniew Rybczynski, Nina Fischer & Maroan el Sani, Song Dong e molti altri; la parete in bottiglie riciclate in PET (polietilenetereftalato) con cui Miniwiz ha interamente rivestito il padiglione EcoARK a Taipei.

RE – CYCLE. Strategie per l’architettura, la città e il pianeta
1 dicembre 2011 – 29 aprile 2012
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 4/A , 00196 ROMA
info e prenotazioni tel. +39 06 32810
www.fondazionemaxxi.it

ORARI martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-domenica 11:00/19:00 | sabato 11:00/22:00
chiuso lunedì, la biglietteria chiude un’ora prima del museo

Galleria Marie - Laure Fleisch
Vicolo Sforza Cesarini 3a
00186 Roma
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