Al fianco della mostra Giorgio de Chirico: Myth and Mystery, la Estorick Collection ospiterà una selezione di collages dinamici di Pablo Echaurren (n. 1951), uno dei più interessanti artisti che lavorano oggi in Italia. Pablo Echaurren: Iconoclast sarà in mostra dal 19 marzo sino al 18 maggio 2014.

Figlio del pittore surrealista cileno Roberto Sebastian Matta, Euchaurren è un artista il cui immaginario sfugge da ogni tipo di categorizzazione. Figura nomade e mutevole, il suo lavoro si muove liberamente tra l’arte pura e quella applicata, abbracciando pittura, ceramica, video e scrittura.

Sullo sfondo della Pop Art, dell’arte povera, del minimalismo e dell’arte concettuale, l’artista sviluppa un peculiare linguaggio visivo durante i primi anni ‘70. Questo linguaggio é contaminato da una miriade d’influenze stilistiche che spaziano dai fumetti al lavoro del grande incisore giapponese Hokusai (1760-1849). In questa fase Euchaureen realizza piccoli dipinti in smalto ed acquarelli su cartoncino, piccole immagini che somigliano alla struttura sequenziale di un cartone animato. Alla fine degli anni ‘80 dipinge il suoi primi lavori su tela combinando riferimenti contemporanei, quali graffiti, con l’immaginario medievale iniziando poi a sperimentare con le ceramiche, ispirato dalla cultura pre-Colombiana. Tutte queste influenze sono state assimilate facilmente dall’artista, quale individuo che vive nel villaggio globale in un’epoca di rapida comunicazione. Recentemente Echaurren ha esplorato la sua passione per la musica contemporanea, dedicando una serie di lavori alla Punk-band americana The Ramones ed organizzando mostre riguardanti lo sviluppo del Rock and Roll e degli strumenti musicali elettrici.

Cresciuto nel mito del Dada e di Marcel Duchamp, Echaurren s’imbatte nel lavoro del poeta e leader futurista Filippo Tommaso Marinetti, in un periodo quando ancora il Futurismo attendeva il suo diffuso riconoscimento. Inizia collezionando libri, giornali e manifesti futuristi, componendo nel tempo quella che è oggi considerata essere una delle più esaurienti collezioni nel suo genere e che alimenterà direttamente i collages presenti alla Estorick Collection. Datati dal 1995 sino al 2012, questi lavori sono costituiti da frammenti di ritagli di giornale e da pagine di pubblicazioni futuriste, giustapponendo elementi di cultura “alta” ad elementi di quella “popolare”. Queste opere includono elementi delle avanguardie storiche, personaggi dei cartoni animati e musicisti della cultura Punk. I collages riflettono l’irriverente, iconoclastica personalità di questo bibliofilo, e rendono omaggio alla vitalità delle avanguardie del ‘900 rivisitandone uno dei suoi generi più rappresentativi.