Repetto Projects è lieta di annunciare la sua nuova mostra che si terrà presso la sede di via Senato 24 a Milano: "Pier Paolo Calzolari. Sur l'aile du tourbillon intelligent", dal 19 aprile 2013 al 25 maggio. Titolo tratto da una famosa poesia di Baudelaire che evidenzia un felice furore creativo.

Profondo e raffinato interprete della poetica del sublime - più nella sua accezione barocca che non quella romantica, come teatralità, sperimentazione, meraviglia - Pier Paolo Calzolari ha sempre giocato con la forza degli elementi. Tra i due estremi della sua possibile etimologia: "sub-limen" sotto l'architrave della porta, altissimo; "sub-limo", sotto il fango, bassissimo, egli, come un nuovo Ulisse, ha teso il duro arco della creatività, scoccando ogni volta la freccia dell'ispirazione, fino all'incontro decisivo con la pura stella della Forma. Ma quale Forma? Non quella fondata sulla poetica del bello: la bellezza come ordine, misura, equilibrio, simmetria; ma, al contrario, sposando ogni volta i rischi del sublime: il sentimento dell'illimitato, le vibrazioni dell'ignoto, le incognite della sperimentazione, le asimmetrie del vuoto e della materia che vive delle sue ininterrotte trasformazioni. Così la fiamma, il vegetale, l'acqua, la brina, il ghiaccio, sono diventati le sue forme ed i suoi simboli.

Come quella di Ulisse, la sua è una mente colorata, che con inesauribile abilità sa piegarsi al volere del destino, all'ordine degli elementi – trasformando se stesso e molto altro intorno a lui. Ma, più che ad Ulisse, signore dell'astuzia e della sopportazione, Calzolari sembra assomigliare ad Achille: nei suoi "atti di passione", nei suoi eccessi, nel suo invincibile sogno di infinito, sfida, conquista – al di là di qualsiasi limite. Poiché, oltre il bello, il sublime è questo: la ricerca e l'individuazione di una forma libera, aperta, ininterrotta; un luogo in perpetuo movimento che ingloba intorno a sé le presenze immaginarie o concrete di uno spazio imprevedibile, rischioso, illimitato. Così anche lui sembra avere, variamente modulato, il suo "grido di bronzo." E il movimento di un corpo, l'agitazione di un animale, le oscillazioni della luce, le vibrazioni della musica, il canto del colore, le trasparenze dell'acqua, il liturgico tremore della fiamma, le inedite modellazioni della cera, le alchimie del sale, il brulichio della brina, i suoni del ghiaccio, si scompongono e ricompongono in un'aspra e dolcissima lotta. Nell'individuazione di una forma insieme arcaica ed inedita, remota e avveniristica, dove le due sacre memorie di Georges de La Tour e Caspar David Friedrich - il fuoco ed il ghiaccio, il calore ed il gelo, il giorno e la notte - si reincontrano in un abbraccio intimo ed impossibile, reale ed infinito.

Saranno esposte opere dal 1974 al 2010.

Galleria Repetto
Via Senato, 24
Milano 20121 Italia
Tel. +39 02 36590463

Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 11.00 alle 19.00