A conclusione del secondo anno del Corso Superiore Professionale, Istituto Italiano di Fotografia - dipartimento Artside - propone il suo consueto appuntamento che unisce letteratura e fotografia, felice connubio proposto agli studenti da Roberto Mutti (critico de La Repubblica).

In occasione dei 140 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, poeta e romanziere milanese (uno dei più importanti della nostra storia letteraria), si è colta l’occasione per rivisitare con la potenza delle immagini un’opera spesso sottovalutata, relegata in quegli angoli della memoria dove di solito si assiepano i fatti considerati noiosi appresi in gioventù.

I Promessi Sposi letti, studiati, riproposti, assimilati, teatralizzati e posti in parodia, vengono riletti in chiave moderna o filologica; i significati vengono trasposti o approfonditi dai fotografi, che sotto la guida di Roberto Mutti, hanno ridato vita ad un’opera portante della nostra letteratura, mostrando se e in quale modo “questo matrimonio non s’ha da fare”.

“Il confronto fra scrittura e fotografia è sempre produttivo e ricco di sorprese perché questi sono due linguaggi solo apparentemente lontani come dimostrano i tanti scrittori (Luigi Capuana, Giovanni Verga, Lewis Carroll, August Strindberg, Jack London, Èmile Zola, per non citali tutti) che alla fotografia si sono dedicati con passione e risultati pregevoli.

Alcuni studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia, a ideale conclusione del loro percorso di studi, si sono dunque misurati con un testo come “I Promessi Sposi” che ha la singolare caratteristica di essere apparentemente conosciuto da tutti perché la sua lettura è imposta dall’ordinamento scolastico ma, proprio per questa ragione, raramente approfondito con sguardo originale. Come oggi un giovane guarda al mondo descritto da Manzoni, che analogie si trovano con quello in cui viviamo, chi potrebbero essere oggi i Bravi, di quali efferatezze si macchierebbero i potenti, a quali valori si appellerebbero una Lucia e un Renzo contemporanei?

Il seminario si è articolato durante tutto l’anno scolastico per consentire una riflessione critica che per un verso incoraggiasse i singoli a trovare la strada dell’interpretazione personale e per l’altro fosse frutto di un lavoro collettivo fatto di reciproche osservazioni. Lasciati liberi di esprimersi ma contemporaneamente indirizzati a un metodo di lavoro serio e rigoroso, gli studenti hanno realizzato ricerche che risentono delle loro inclinazioni e preferenze.

Così “Premiato Studio Promessi Sposi” – questo è il titolo della loro mostra collettiva accompagnata dall’omonimo catalogo – accosta still-life e ritratti, paesaggi e fotografie che sembrano create per il mondo della moda, visioni delicate e immagini provocatorie che rivelano come il romanzo possa essere rivisitato alla luce del presente.” - Roberto Mutti

Spazio Tadini
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Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 15.30 alle 19.00

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