I dieci mondi rappresentano dieci stati vitali secondo il buddismo in cui Sara Forte si riconosce. La sua attività artistica sviluppa queste tematiche promuovendo la consapevolezza di questi stati dell’essere. I dieci mondi non sono luoghi concreti e oggettivi, ma condizioni del tutto soggettive. Sara Forte, attraverso la sua pittura informale ne traccia dei profili, delle forme, delle sembianze. Linee, forme astratte e colori raggiungono un equilibrio compositivo che ricorda la pittura di maestri come Kandinskij. Ogni opera è un'emozione, uno stato emotivo dell'essere e la visione d'insieme del suo lavoro costituisce un viaggio emozionale così come la vita. Ogni tela è un ritratto interiore in cui ognuno potrebbe riconoscersi. "Viviamo in un tempo disordinato, carico d’imprevedibilità e pregno di analfabetismo affettivo. Tutto corre sul filo spesso del consumo spasmodico di ogni cosa. Arti, sogni, emozioni, ricordi sono fagocitati quasi ancor prima di essere concepiti - dice Sara Forte - Vedo il mondo correre veloce e sento l’esigenza di fermare questo tempo in una sorta di mondo parallelo immaginario dove le forme morbide e sinuose si muovono in totale assenza di controllo al di fuori di ogni preoccupazione logica".

“Viviamo in un tempo disordinato, carico d’imprevedibilità e pregno di analfabetismo affettivo. Tutto corre sul filo spesso del consumo spasmodico di ogni cosa. Arti, sogni, emozioni, ricordi sono fagocitati quasi ancor prima di essere concepiti.

Perché tutto svanisce? Perché l’assenza di concetto favorisce il minimalismo, mancano punti di riferimento concreti e siamo sempre più in balia degli eventi.

Desidero un farmaco al consumo, un antidoto alla carenza di spiritualità.

E’ in questo contesto che irrompe l’artista, con la sua visione delirante del mondo, ambasciatore di cultura, poesia e amore, colui che racconta il proprio tempo con la padronanza di uno specifico linguaggio e con il profondo principio di quella necessità interiore che rappresenta l’immutabile legge dell’arte.

Come nasce un quadro? Interiorizzo tutto ciò che vedo e lo trasformo. Voglio catturare e conservare nella mente ogni luogo, forma, persona e situazione che incontro. Ogni cosa mi scuote e mi emoziona, nulla mi è indifferente.

Negli anni la mia pittura ha subito una grande evoluzione, sono passata da un’esecuzione stilistica accesa e convulsa carica di colore e materia ad un espletamento più concettuale, pacato ed essenziale. L’oggetto della mia analisi tenta di interpretare la natura dell’essere umano, le sue molteplici facce e l’evoluzione spirituale che subentra in risposta al verificarsi degli eventi. Tutti noi siamo sottoposti a quotidiani stimoli, le emozioni creano tempeste, terremoti, inondazioni ma anche albe radiose.

A volte siamo un tramonto languido, un cielo terso e maestoso, altre volte dentro di noi cala la notte. Ci sentiamo vasti come il più bello degli orizzonti o angusti come un cunicolo cieco. Un’ora può essere eterna, un anno può scorrere in un lampo. Ciò che chiamiamo vita comprende l’infinito movimento di questa enorme estensione di spazio e tempo, con il suo ritmico ciclo di nascita e morte cui tutti siamo soggetti: esseri umani, alberi, stelle…

Un movimento che è trasformazione, vibrazione continua. L’energia, la luce, il mare, i pensieri, le orbite dei pianeti in tutto c’è un ritmo vitale alla base di tutto.

Vedo il mondo correre veloce e sento l’esigenza di fermare questo tempo in una sorta di mondo parallelo immaginario dove le forme morbide e sinuose si muovono in totale assenza di controllo al di fuori di ogni preoccupazione logica.

Sulla scia di questo stile prosegue la mia crescita, come persona e come artista, la materia cambia abito di continuo e ogni elemento può assumere un diverso significato a seconda dell’opera.

Una via regia per esplorare sempre più da vicino noi stessi, permettendoci di affrontare un’emozionante avventura di auto scoperta”.

Sara Forte nasce a Premosello Chiovenda in provincia di Verbania il 16 dicembre del 1978. Il suo lavoro è frutto della sua personale esperienza e ricerca come autodidatta. Ha al suo attivo partecipazioni a mostre in Italia e all'estero. Vive e lavora a Novara.

Spazio Tadini
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