"La vita è già abbastanza complicata, e io non te la rendo più facile. Tendo a mettere in discussione tutto, dai parametri utilizzati per scrivere la storia dell'arte, alla validità delle leggi dello stato, dal comportamento delle forze dell'ordine ai metodi del vivere all'occidentale. Questo, unito ad una totale indifferenza sul mezzo espressivo usato, risulta in un mucchio eclettico di sculture con materiali di rifiuto, liquida pittura figurativa, acquerelli stupidamente ironici, azioni completamente inutili, scatti fotografici diaristici, ritratti su bandiere cucite a mano, progetti irrealizzabili, un cinico podcast, Obsolete Shit e, alle volte, un lavoro ben riuscito".
Stefano W.Pasquini

Scelte diverse, insolite proposte, contrastanti intenzioni, intimi segreti, oggettive casualità, curiose espressioni e irreali visioni sono il carattere emblematico di questo strabiliante artista. Pasquini, poliedrico e multicolor, riflette in maniera affascinante il caos che ci circonda, mettendo a disposizione un’arte pronta a ogni uso, ma soprattutto pronta a tutto.

Non segue regole se non le sue, che non ha.

Stefano non predilige uno stile, non preferisce dei materiali, li usa tutti; nelle opere ritroviamo ogni cosa in ogni forma, l’atto creativo è un esperimento continuo, in costante divenire nel pensiero e nel gesto. Nella difficoltà di un’analisi dell’opera a volte, molto spesso, può sembrare di non capire nulla, ma in fondo cosa dobbiamo capire? Una cosa ci piace o no, e non sempre ne conosciamo le ragioni, il pensiero lo formuliamo noi, le domande vengono spontanee, o è l’artista stesso a porle, e forse la risposta giusta è la più semplice che ci sia. 

Osservando i video, le carte, le foto, i dipinti, le sculture, leggendo i suoi articoli, seguendo i suoi progetti, rimaniamo spiazzati, a bocca aperta, senza poterci aggrappare a nessuna certezza se non quella di prendere coscienza che alla creazione non ci sono limiti. Nella sua libertà di espressione realizziamo l’infinito intorno a noi. Nel progetto espositivo “Non ho capito” l’artista allestisce lo spazio di ogni sua traccia, tralasciando un percorso specifico da seguire, non ci guida, senza dare un inizio e una fine, non consegna il libretto delle istruzioni, e
sicuramente non sarò io a farlo, lasciandovi semplicemente godere la sensazione di dispersione e fascinazione che si può provare incontrando queste improbabili opere.

Opere frutto di un’insistente volontà di comunicare, soprattutto con i non addetti ai lavori, nella convinzione che l’arte la può fare chiunque. In un’era dove i social network hanno preso il sopravvento ‐ permettendo creazioni alla mano, di facile fruibilità ‐ è l’impeto creativo a fare la differenza.

Genialità, consapevolezza, coraggio, costanza, forza e sfrontatezza si mescolano a un sentire particolarmente sensibile in una poetica tutta da scoprire, tra domande senza risposta e risposte senza domanda. All’affermazione “lo potevo fare anche io” Pasquini controbatte con un dialogo aperto a tutti, dove l’arte va alla velocità della società contemporanea, alimentata dal caos in cui viviamo, catapultata in un mare di ironia.
Testo di Chiara Ronchini

Vernissage:
sabato 14 aprile 2012, ore 18.00

Orario:
giovedì - domenica 18.30/20.00
in altri orari su appuntamento

Quattrocentometriquadri Gallery
Via magenta 15
60121 Ancona
Italy
tel. +39 34522197 - 3382430040 - 3383314246
fax. +39 071202186
gallery@quattrocentometriquadri.eu
www.quattrocentometriquadri.eu