La mostra Rainbow Variations and Other Works presenta il lavoro dell'artista giapponese Taisuke Koyama attraverso una selezione di opere realizzate dalla fase iniziale della sua carriera fino alle ricerche più recenti. Filo conduttore di questo percorso è la trasformazione della realtà in immagini che sfidano le aspettative di chi guarda e la sua capacità di riconoscervi porzioni del proprio mondo, mettendo in discussione i processi della percezione e della rappresentazione visiva come forme di conoscenza.

Al centro della mostra, una selezione di opere dai lavori Rainbow Form (2009), Melting Rainbows (2010) e Rainbow Waves (2013), approfondisce il rapporto di Koyama con le tematiche della riproduzione e della ripetizione, affondando lo spettatore in un caleidoscopio di colori sfavillanti.

Composta da un insieme di riprese ravvicinate di un arcobaleno stampato su un poster appeso nel centro di Tokyo, Rainbow Form non soltanto costituisce un'approfondita riflessione sulla natura bidimensionale di ogni immagine e il suo rapporto con il soggetto fotografato (in maniera simile agli Equivalents di Stieglitz, le particelle d'acqua sospese nell'aria qui vengono sostituite dai punti tipografici), ma è anche il punto di partenza di Melting Rainbows, per cui alcune stampe a getto d'inchiostro della serie precedente vengono esposte agli agenti atmosferici sul balcone dell'autore e poi rifotografate. Rainbow Waves, invece, è il risultato dell'immersione delle stesse stampe sotto l'acqua del mare, cosicché la rifrazione della luce sulla superficie si mescola con le immagini precedenti, modificandole radicalmente.

Esposto qui per la prima volta in forma integrale, Entropix raccoglie 60 close-up paradossalmente sospesi a metà tra astrazione e iperrealismo. La buccia di un limone, il tessuto di una tenda, le feci di un uccello, la pittura stesa su un muro e numerosi altri oggetti rinvenuti semplicemente camminando per le vie della città costituiscono la base di questa riflessione, evidenziando la natura superficiale delle immagini colte attraverso il nostro occhio e l'obiettivo della macchina, entrambi fermi alla pelle di ogni cosa. Organico e inorganico si fondono così in un amalgama indissolubile, insieme misteriosa e sensuale, come accade nelle immagini della serie Sandwich Textures, in cui delle sfere di vetro e un liquido scuro rimandano alla formazione di un nuovo universo. Nato a Tokyo nel 1978, Taisuke Koyama presenta in questa occasione i propri lavori nella sua prima mostra personale in Europa.

Taisuke Koyama (1978) vive e lavora a Tokyo. Dopo gli studi in biologia all'Università di Tokyo si dedica alla fotografia dal 2003. Ha esposto in mostre personali presso G/P Gallery, Tokyo (2012,2011,2010,2009); Kyoto Art Center (2012); Gallery 9.5, Kyoto (2011); Museum of Contemporary Art, Tokyo (2010); Spiral Garden, Tokyo (2009); Gallery Rocket, Tokyo (2008); No.12 Gallery Tokyo (2007). Ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali e ha vinto il premio del 15° Japan Media Arts Festival di Tokyo (2012). Nel 2013 ha ottenuto la residenza presso la Setouchi Triennale a Shodoshima, Giappone.

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Orari di apertura
Martedì - Sabato
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