Qual è l’opposto di Giustizia?

La forte valenza etica e politica delle storie individuali di un gruppo di artisti internazionali, quali Francesco Arena, Jota Castro, Sophie Calle, Ceal Floyer, Regina José Galindo, Andrea Mastrovito, Paul McCarthy, Jonathan Meese, Shirin Neshat, Santiago Sierra, Taryn Simon, Rirkrit Tiravanija, sono fonte di riflessione delle diverse realtà del contemporaneo e del ruolo civile dell’artista all’interno della società. Così, attraverso una costante affermazione del contrario, sia attraverso la denuncia violenta di una situazione critica di tirannia, sia con l’arma dell’ironia, dell’immagine poetica, della violenza visiva o del silenzio, The Opposite of Justice tenta di offrire una risposta al quesito.

The Opposite of Justice è il tema della collettiva organizzata dal gruppo di lavoro e di ricerca BACO – Base Arte Contemporanea Odierna, ideato da Stefano Raimondi e Mauro Zanchi, in occasione della manifestazione Molte fedi sotto lo stesso cielo, promossa dall’ACLI Bergamo.

Sostenuta da MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore e realizzata in collaborazione con la GAMeC –Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e The Blank, Bergamo Contemporary Art, e, con il sostegno ufficiale della Fondazione Credito Bergamasco, la mostra inaugurerà sabato 9 novembre, alle ore 11.00, negli spazi della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo; presentando fotografie, quadri, installazioni, la mostra crea uno spazio aperto al dialogo e alla riflessione, lasciando la costruzione intima di un significato al visitatore, e al rapporto che esso crea con l’opera stessa.

Il tema della giustizia, dell’impegno civile e della partecipazione del cittadino alla vita politica hanno accompagnato, in modo costante e inscindibile, lo sviluppo dei modelli culturali e di rappresentanza che hanno definito le società attuali, periodo dopo periodo. Virtù sociale che consiste nella volontà di rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno quanto è dovuto secondo ragione e legge, la giustizia trova espressione attiva nell’Arte come bene pubblico posto al servizio della collettività.

Come virtù che riguarda il trattamento leale e morale di tutte le persone, essa è strettamente legata a una più ampia sfera di significati che le ricerche artistiche contemporanee hanno indagato e rappresentato: dalla convivialità delle differenze all’integrazione, dalla libertà all’uguaglianza, dall’equità all’imparzialità, dall’onestà alla ragione. La negazione, o violazione, di alcuni di questi principi dà origine a una serie di fenomeni sociali, quali la violenza, l’iniquità, la vessazione, il favoritismo, l’oppressione, la prepotenza, la tirannia, l’arbitrio, l’abuso, la prevaricazione, l’immoralità, che non sono altro che declinazioni del suo opposto.

Artisti in mostra: Francesco Arena, Jota Castro, Sophie Calle, Ceal Floyer, Regina José Galindo, Andrea Mastrovito, Paul McCarthy, Jonathan Meese, Shirin Neshat, Santiago Sierra, Taryn Simon e Rirkrit Tiravanija

Basilica di Santa Maria Maggiore
Piazza Piazza Vecchia, Città Alta
Bergamo 24129 Italia
Tel. +39 035 223327
info@bacoartecontemporanea.it

Orari di apertura
Venerdì e Domenica 15.00 - 18.00
Sabato 11.00 – 13.00 e 15.00 - 18.00
Altri giorni solo su appuntamento