Effearte è lieta di presentare per la prima volta in Italia le opere di Tina Maria Nielsen con una mostra personale dal titolo Looking for somewhere.

Il media preferito dall’artista è la scultura in cui unisce ad una tecnica scultorea tradizionale l’installazione site specific dell’opera proponendo così allo spettatore una visione più riflessiva ed essenziale del lavoro. Essenzialità che si ritrova anche nei materiali con cui predilige lavorare: bronzo, ferro, cemento, cera e gomma che donano alle sue opere un forte senso minimale e tattile allo stesso tempo.

Il titolo della mostra, Looking for somewhere, esprime il desiderio di nuovi luoghi e mète, evocato attraverso i vari lavori presentati, tra cui Inner room Outer space, dove alla pianta bidimensionale di un appartamento si aggiungono due stanze realizzate tridimensionalmente, ad indicare il sogno di avere degli spazi extra, intesi non solo come dei luoghi fisici, alla nostra quotidianità.

Living Color è invece un’installazione in ferro, realizzata appositamente per la mostra, che si eleva su una parete della galleria per circa 5 metri mimando la crescita di un elemento vegetale.

In anteprima, inoltre, l’artista danese presenta dei nuovi bassorilievi in cera realizzati su carta semplice e su carta fotografica.
La mostra è a cura di Lorella Scacco ed è patrocinata dall’Ambasciata di Danimarca.

In contemporanea alla mostra personale di Tina Maria Nielsen, Effearte prosegue la rassegna di anteprime video, nella project room dedicata, con Cristina Nuñez.

L’artista spagnola presenta per la prima volta in Italia il video La vie en rose, progetto nato con l’obiettivo – reale – di trovare l’amore della sua vita. Invece di concentrarsi solo sulle proprie qualità, come si usa nei siti web per trovare l’anima gemella, l’artista mette a nudo le proprie debolezze in un viaggio temporale e geografico, intimo e insieme pubblico, sullo sfondo dei momenti cruciali della sua esistenza. Una ricerca di redenzione e riscatto che è uno dei principi fondamentali del suo lavoro.

L’artista inaugura la mostra con una performance a cui gli spettatori potranno partecipare eventualmente facendosi avanti come potenziali pretendenti.

L’anteprima video è curata da Stella Bottai.

Tina Maria Nielsen (1964) ha studiato presso la Royal Danish Academy of Fine Arts diplomandosi nel 1999. L’artista ha partecipato a diverse mostre personali e collettive sia a livello nazionale che internazionale; è stata premiata dalla Danish Art Foundation, dalla Municipalità di Copenhagen e dalla Municipalità di Aarhus. Alcune opere dell’artista sono state inoltre acquisite da queste stesse istituzioni. Nel 2007 la Danish Art Foundation le ha conferito una borsa di studio della durata di tre anni. L’artista ha ricevuto diverse commissioni pubbliche: tra queste vanno ricordate le monete da 10 e 20 corone danesi, una medaglia realizzata per la Banca Nazionale di Danimarca, la decorazione di una facciata nel 2008 e la scultura in bronzo composta da tre parti dal titolo Reality Check per l’Università di Aarhus nel 2012. Mostrando un interesse per le tradizioni artigianali, per le diverse possibilità espressive offerte dai materiali e per un’accuratezza nei dettagli, l’artista opera sia su larga scala e su piccole dimensioni.

Cristina Nuñez è fotografa, performer e videoartista. Nata nel 1962 a Figueras (Spagna), si avvicina alla fotografia come autodidatta per superare un difficile momento personale. Ne emerge una serie di ritratti e autoritratti di grande intensità psicologica, in cui le emozioni sono portate all’estremo e mostrate senza filtri (Someone to Love). L’autoscatto come metodo di indagine del sé la porta a creare The Self-portrait Experience, progetto collettivo (Higher Self) e metodo terapeutico che dal 2005 viene presentato in tutto il mondo attraverso mostre e workshops. I lavori di Cristina Nuñez sono conservati in collezioni pubbliche e private, come la Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Tra le principali esposizioni personali ricordiamo: Someone to Love, Skol Centre des Arts Actuels, Mois de la Photo de Montréal (2011); I am a teenager, Polifemo – La Fabbrica del Vapore, Milano (curatore, 2008); To Hell and Back, Palazzo Vecchio, Firenze (1998). Ha partecipato a numerose collettive, tra cui Second Lives, Jeux Masqués et autres Je, Casinò Luxembourg, Lussemburgo (2011) e il Festival della Fotografia di Roma (2009). Nel 2012 ha vinto il Premio Celeste con il video Someone to Love.

Stella Bottai è critico d’arte e curatore. Formatasi tra Italia, Francia e Finlandia si è dottorata in Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Responsabile della sezione arti visive del sito Cultfinlandia.it, recentemente ha co-curato la mostra multimediale Donne d’arte, Centro Trevi di Bolzano (2012-2013) e curato Marita Liulia – Choosing My Religion & Tarot al CCRN – Neumünster Abbey in Lussemburgo (2011 – 2012). Interessata alle applicazioni digitali dei contenuti storico-artistici, è stata membro di giuria del Prix Mobius Nordica, festival dell’arte e delle nuove tecnologie del Nord Europa. Dal 2000 si occupa degli artisti nordici e internazionali, scrivendo di mostre ed eventi.

Lorella Scacco è una critica d’arte, giornalista e curatrice. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea e in Estetica. E’ membro della SIE, Società Italiana d’Estetica, dal 2004. Ha curato esposizioni e cataloghi di numerose mostre d’arte contemporanea in spazi espositivi pubblici e privati in Italia e all’estero, tra cui Artesto al Palazzo della Triennale di Milano (2006), Mobile Journey alla 52ma Biennale di Venezia (2007), The Hot Season – Italian Art Now allo Stenersen Museum di Oslo (2008), Marian Heyerdahl, Castello Sforzesco, Milano (2010). I suoi progetti per il 2013 includono la mostra Social Videoscapes from the North negli spazi prima della Fondazione Pro Artibus, Ekenäs, Finlandia e poi di Careof DOCVA di Milano. Collabora con riviste d’arte specializzate. E’ particolarmente interessata e competente di arte contemporanea dei Paesi Nordici e di arte applicata alla tecnologia mobile e video. Autrice del libro Estetica mediale. Da Jean Baudrillard a Derrick de Kerckhove edito da Guerini, 2004, e del libro Northwave. Una ricognizione sulla video arte nei Paesi Nordici, edito da Silvana Editoriale, 2009.

Galleria Effearte
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Orari di apertura
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