Sondare le differenti modalità di espressione di un gruppo di giovani artisti è lo scopo di questa collettiva che annovera tra i suoi partecipanti in misura prevalente pittori.

Trent’anni, poco più o poco meno, è l’età media dei partecipanti; ma la giovane età non è stata assunta tout court come sinonimo di innovazione o di qualità, quale comodo paravento, quasi a confondere il nuovo con il giovane. Oggi gli artisti scelgono di comunicare per relazioni, senza gerarchie di materiali, mezzi e supporti, mescolando la cultura “alta” del sapere accademico, a quella “bassa” del vivere quotidiano, tra centro e periferia, dimostrando una straordinaria pluridirezionalità espressiva, spesso attraverso la pratica dell’incongruo, delle associazioni improbabili, prospettando la parte irrisolta del reale, la “piega” dimenticata o ribelle che sconvolge e fa saltare gli schemi predefiniti o le regole canonizzate.

Le ultime generazioni sovente lavorano utilizzando un patrimonio visivo ampiamente condiviso, articolato in immagini spesso costituite da citazioni o luoghi comuni, “prendendo a prestito” , qua e là, e decostentualizzandoli pensieri e situazioni, manipolando codici e segni, talvolta immersi in un disimpegno individualista, quasi intimista e asociale, ma predisposti a diffondere tramite il loro lavoro ansie e inquietudini collettive e generazionali. Il mistero dell’opera d’arte è costituito dalla sua realtà che insieme si svela e si nasconde , che racchiude un “quid” di indeterminatezza costituito da sensazioni, emozioni, allusioni, rimandi, visibile e invisibile. Un insieme di esperienze conoscitive, sensoriali ed emozionali che assicurano vitalità e concretezza all’opera, un’energia strisciante che sopravvive al momento creativo.

“Tomorrow Is Now” è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, un momento non solidificato di un’esperienza in divenire: una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti, un’eredità culturale che viene messa in perenne discussione e con freddezza aggredita, smontata, spesso resa duttile e liquida. Analizzando il problema delle intenzioni, indagando la misura analitica del pensare, scoprendo il retroterra emozionale, letterario e filosofico e talvolta le relazioni tra arte e scienza : quasi una apologia del metodo.

Group Show : Antonella Aprile - Paolo Bandinu - Danilo Correale - Alessandro Di Pietro - Sara Enrico - Federico Lissoni - Francesca Longhini - Tiziano Martini - Monica Mazzone - Giovanni Oberti - Luca Pozzi - Alberto Scodro

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Orari di apertura
Da martedi a sabato
dalle 15.30 alle 19.30