Il ciclo di esposizioni monografiche dedicate dal MAR a figure di primo piano dell'arte contemporanea si arricchisce quest'autunno di una mostra di grande rilievo che ha come protagonista Valerio Adami, artista di larga notorietà internazionale. La sceltissima raccolta di opere comprende una cinquantina di tele, diverse delle quali di grandi dimensioni e provenienti in larga misura dalla collezione dell'artista, oltre ad un vasto repertorio di disegni, opere autonome giustamente considerate da Adami una parte fondamentale del suo lavoro, quasi a far propria la nota affermazione di J.D. Ingres “il disegno comprende tutto, tranne il colore”.

Bolognese di nascita (1935), Adami si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano, dove poi frequenta l'Accademia di Brera seguendo i corsi di Achille Funi. Dal 1957 si divide fra Parigi e l'Italia, con frequenti soggiorni a Londra e New York, nel Sud America, in India e in diversi Paesi europei. Artista-intellettuale come pochi altri della sua generazione, le sue frequentazioni vanno da pittori come Chagall, Mirò, Matta, Lam, a scrittori e filosofi, quali Octavio Paz, Buzzati, Calvino, Derrida, Lyotard, suoi finissimi esegeti fra i tanti altri che figurano in una bibliografia vastissima; e ancora, musicisti come Nono e Berio.

Dopo l'esordio espositivo alla galleria del Naviglio a Milano e all'Institute of Contemporary Art di Londra, si susseguono le mostre prestigiose a Documenta di Kassel, alla Biennale di Venezia con un sala personale, a 'Dada e Surrealismo' al Museo d'Arte Moderna di New York, poi a quello di Parigi e al Kunstverein di Ulm e Amburgo; e ancora, una retrospettiva a Città del Messico e all'Israel Museum di Tel Aviv,, fino alla grande antologica al Centre Pompidou di Parigi del 1985, poi passata a Milano a Palazzo Reale. Vengono molte altre retrospettive, fra le quali basti ricordare quelle di Bruxelles, Valencia, Madrid, Siena, Firenze, Buenos Aires.

La pittura di Adami, abitualmente messa in relazione con la Pop Art, in realtà ne rappresenta un controcanto di tutt'altra complessità culturale, saldamente radicata nella tradizione europea, in una sapiente rielaborazione di memorie come di riferimenti all'attualità. In una struttura formale di nitore quasi classico, fra evocazione e disincanto, costruzione allegorica e rigore narrativo.

La mostra è documentata da un catalogo edito da Carlo Cambi editore per la collana delle monografie del MAR, con testi del curatore e di Sandro Parmiggiani, oltre ad una scelta antologia critica.

Museo d’Arte
Via di Roma, 13
Ravenna 48100 Italia
Tel. +39 0544 482035
info@museocitta.ra.it
www.mar.ra.it

Orari di apertura
Martedì, Giovedì e Venerdì 9.00 - 13.30 e 15.00 - 18.00
Mercoledì e Sabato 9.00 - 13.30
Domenica 15.00 - 18.00