Sergio Pessolano è nato a Roma nel 1956 ed inizia a interessarsi di fotografia già all'età di quattordici anni, quando per imparare a ritrarre la gente, si recava quasi ogni settimana in Piazza San Pietro, sempre affollatissima per il saluto domenicale del Papa. A metà degli anni settanta, la grande passione per il reportage e il fotogiornalismo lo porta inevitabilmente a documentare le manifestazioni di protesta, spesso assai cruente, che si svolgevano in quel tormentato periodo.

Nascono così delle immagini che sono oggi il documento prezioso di un importante libro edito da Il Fotogramma, Quelli del '77 (Roma, 1999), con l'introduzione di Wladimiro Settimelli e presentato nell'omonima mostra. Oggi, Sergio Pessolano ha raggiunto una straordinaria capacità tecnica ed espressiva ed una sintesi perfetta tra istinto e coscienza: è un fotografo-viaggiatore che, spinto da una vera e propria "sete fotografica", va letteralmente a caccia di immagini, in tutto il mondo, alla ricerca di uno sguardo, di un volto, a volte solo di un gesto. Le sue sono immagini-icone che hanno come punto di congiunzione l'Uomo.

L'obiettivo non è mai oltre la realtà, non ne deforma i tratti. Pessolano non sottolinea, non si lascia abbagliare dall'evento o dall'effetto, né cerca la "bella forma" o lo stereotipo. E' sempre imprevedibile, spesso sorprendente, proprio perché utilizza l'obiettivo come una proiezione del suo "vedere" e la pellicola come un taccuino: è così che gli scaffali del suo studio sono ormai diventati una vera e propria miniera di umanità.

Alcune di queste immagini "vivono" in due edizioni della Camera Verde di Roma, Obiettivo India (Roma, 2000), un libriccino entusiasmante introdotto da Teresa Bianchi, e Frammenti di un mondo (Roma, 2001), con un testo di Francesca Vitale. Libri che rappresentano la testimonianza oggettiva del lavoro che da molti anni Sergio Pessolano sta compiendo. E’ specializzato in fotografia etnografica e fotogiornalismo di approfondimento. Ha effettuato molti viaggi e spedizioni, soprattutto in Africa per documentare usi e costumi di popolazioni spesso poco conosciute ed isolate. Attualmente, pur continuando a viaggiare e a produrre materiale sempre più raffinato e coinvolgente, collabora, spesso scrivendo anche i testi, con le riviste del settore e organizza mostre e proiezioni. E’ membro dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual e fa parte della giuria di diverse fotocomunità internazionali. Ha collaborato con il National Geographic Traveler Magazine.

Sergio Pessolano ha ottenuto la Menzione d’Onore (Honorable Mention) 2006 per il fotogiornalismo dall’International Color Award e un posto nel catalogo 2006 del prestigioso Trierenberg Super Circuit e nel catalogo 2006 dell’Al-Thani Award. Ha vinto il primo premio nella sezione Landscape dell’edizione 2007 del Trierenberg Super Circuit – Special Themes. Il rapporto annuale 2004-2005 del TAHIRIH Justice Center, un’importante organizzazione mondiale per la difesa dei diritti delle donne e delle bambine di tutto il mondo, appena uscito, è stato interamente realizzato con le sue immagini. E’ presente nel calendario 2007 dell’UNICEF.

Testo di Giovanni Andrea Semerano, Direttore del Centro Culturale La Camera Verde.

Per maggiori informazioni:
Travel Photography
www.sergiopessolano.it