Il lavoro di Survival è iniziato nel 1969 in un seminterrato di Londra, dove un pugno di volontari condivideva l’angusto spazio con altre piccole associazioni. Da allora, è stata fatta tantissima strada.

All’epoca, i problemi maggiori dei popoli indigeni erano gli stermini di massa, la schiavitù, le epidemie e la disperazione di vedere improvvisamente cancellato il proprio universo nella quasi totale indifferenza del resto del mondo. Oggi, ovunque abitino, molti popoli tribali continuano ad essere privati dei mezzi di sussistenza e costretti a cambiare vita; le loro terre restano invase da coloni, minatori, tagliatori di legna; i loro villaggi inondati da dighe e spazzati via da allevamenti di bestiame o parchi turistici. Tuttavia, l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei loro confronti è radicalmente cambiato. Laddove quarant’anni fa l’assimilazione e l’estinzione dei popoli indigeni venivano date per scontate ed erano giudicate solo come un doloroso ma inevitabile prezzo da pagare nel nome del progresso, oggi, in molti hanno cominciato a riconoscere l’inalienabilità dei loro diritti e il valore delle loro culture. Gli ostacoli da superare restano tantissimi: l’avidità, la miopia, il razzismo e le dittature. Ma le persone decise a lottare per aiutare i popoli tribali a mantenere il loro posto nel mondo e a determinare autonomamente il loro futuro, sono sempre più numerose. È probabilmente questo il successo più importante raccolto sinora da Survival o, meglio, dai popoli indigeni stessi con il sostegno di migliaia di persone da ogni parte del pianeta.

Dal 1969 Survival i popoli indigeni di tutto il mondo a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a decidere autonomamente del loro futuro.

Contemporanei, non primitivi
I popoli indigeni sono spesso considerati inferiori e primitivi; un impedimento al progresso, residui di un passato romantico destinato a scomparire.
Survival mostra al mondo che ciò è falso: i popoli indigeni sono moderni e contemporanei tanto quanto noi. Le loro culture – laddove gli è permesso di prosperare – sono dinamiche, sostenibili e molto preziose.

Custodi, non occupanti
Per i popoli indigeni la terra è tutto: è casa, scuola, ospedale e supermercato; è il luogo in cui vivono da centinaia di anni e dove sono sepolti i loro antenati. È la loro vera anima.
Survival lotta perché ai popoli indigeni venga riconosciuto il diritto di vivere sulle loro terre in pace, come sancito anche dalla legge internazionale. Con le loro terre protette, potranno giocare la loro legittima parte nel mondo moderno; senza, non possono nemmeno sperare di sopravvivere.

Cambiamento, non compromesso
Per vincere una campagna spesso servono anni o addirittura decenni. Il lavoro necessario per cambiare mentalità e pregiudizi è lento e richiede determinazione, fermezza, integrità e impegno a lungo termine.
Survival lavora da oltre 40 anni al fianco dei popoli indigeni impegnandosi a raggiungere per loro risultati reali e durevoli, senza mai scendere a compromessi.

Sostegno, non assistenzialismo
I popoli indigeni non hanno bisogno di denaro, abiti o cibo, ma solo di terra a sufficienza per vivere e della libertà di decidere da soli del loro futuro. Ovunque, la loro storia riassume in sé sia il racconto di una tragedia inutile, sia quello di una commovente resistenza.
Survival aiuta i popoli indigeni a ottenere il rispetto e l’uguaglianza a cui hanno diritto.

In collaborazione con: www.survival.it